Rampini si sveglia e spiega l’Ucraina: il circolo NATO resta fedele alle balle
Buon ultimo, mo pure Federico Rampini twitta che “probabilmente bisognerà trattare con # Putin e alla fine lasciargli il territorio dell’#Ucraina che ha occupato”.
Buon ultimo, mo pure Federico Rampini twitta che “probabilmente bisognerà trattare con # Putin e alla fine lasciargli il territorio dell’#Ucraina che ha occupato”.
La caduta di Avdiivka è la conferma che l’Ucraina ha perso la guerra rovinosamente e definitivamente.
L’Europa rievoca il maccartismo, mirando a combattere l’ingerenza russa e rischiando una guerra inevitabile.
Fini critica il declino morale e culturale dell’Italia, un tempo ammirata, ora vista come corrotta e priva di valori.
20 Novembre 2023 Signor Presidente, Ambasciatori, Segretario Generale Guterres, Presidente NDB Rousseff, diplomatici illustri, signore e signori, Mi chiamo Jeffrey
Da quando il popolo vota all’opposto dei sogni di Repubblica, i salotti e le terrazze a mezzo stampa lo insultano per non sforzarsi di capirlo. E a farne le spese è l’unico soggetto che ancora li sta a sentire: il Pd che, a furia di seguirne i consigli, dimezza i voti a ogni elezione.
di Marco Travaglio Non ci sono parole per denunciare il vile agguato subìto da Alain Elkann sul treno Italo Roma-Foggia.
Neolingua/6. “Giustizia per Gardini 30 anni dopo su Rai1” (Libero, 22.7). Ora le patacche si chiamano giustizia.
Delle frasi di Patuanelli sul finanziamento pubblico ai partiti abbiamo apprezzato più la precisazione che le parole dal sen fuggite davanti a Verderami del Corriere.
Ogni mattina, come sorge il sole, la Meloni si sveglia e deve scegliere fra due opzioni: correre più veloce delle cazzate dei suoi ministri, o inseguirli con sparate ancor più grosse
Un anno fa l’Italia tornava a essere una democrazia normale: si dimetteva Draghi, l’ex banchiere chiamato il 2 febbraio 2021 da Mattarella per un governo-ammucchiata
di Marco Travaglio Non potendoli purtroppo affidare agli infermieri per un bel Tso collettivo (hanno l’immunità pure da quello), non
Marcello Dell’Utri aveva 30 milioni di ragioni per cucirsi la bocca con i pm che indagano sulle stragi del 1993-‘94. Vedi mai che gli scappasse qualche parola di troppo.
Il Giornale: “Marina dice basta”. Perbacco, roba grossa. Stiamo parlando di Marina B., primogenita del noto pregiudicato da poco scomparso, che manda un messaggio alla Meloni (e a chi altri?) perché “riformi la giustizia” e la renda “uguale per tutti”.
di Marco Travaglio Il bello della Giustizia/1. “Non commento il Fatto quotidiano per ragioni estetiche” (Carlo Nordio, FdI, ministro della
È possibile che il Senato, trasformato in Fort Apache e presieduto dal padre dell’indagato, debba presto votare su una o più richieste dei pm che indagano sul figlio.
Le parole della premier Meloni contro l’entrata a gamba tesa di La Russa nell’indagine sul figlio, pur tardive, le fanno onore. Quelle su giudici e giornalisti invece sono indecenti. E quelle su Nordio imbarazzanti.
La fabbrica dei santi dello Stato, molto meno selettiva di quella della Chiesa, ne ha sfornati altri due in un sol giorno. Non bastando San Silvio, pure Arnaldo Forlani e Attilio Fontana.
Se gli storici della Seconda Repubblica saranno tutti come Paolo Mieli, le future generazioni crederanno che per “trent’anni (e passa) dall’inizio di Tangentopoli” l’Italia sia stata dilaniata da una “arroventata tenzone tra Politica e Giustizia”, finita “con la Politica a brandelli”.
“Ma mi faccia il piacere” é la rubrica del lunedì in cui Marco Travaglio smaschera le ipocrisie , le balle, le omissioni dei mezzi di informazione italiani
Unendo i puntini delle dichiarazioni destronze e degli spifferi delle “fonti del ministero”, si ottiene la Grande Riforma della Giustizia che l’Italia attende fremente da trent’anni e che sarà necessariamente modellata sui processi che investono e via via investiranno membri del governo e della maggioranza, inclusi congiunti e amici degli amici.
Dice la Meloni: “Non pensino di farmi fare la fine di Berlusconi”. A parte che sfugge il soggetto del “non pensino”, non spiega quale sarebbe la “fine” di B. che lei non vuol fare: morire o allearsi con la Meloni?
Per quanto fosse tecnicamente impossibile, Bin Rignan è riuscito a rendersi più ridicolo della Santanchè. Le sue lezioni di coerenza sono ancor più comiche di quelle di garantismo della Pitonessa.
Sotto governo di M.R., la dipendenza italiana dal gas della Russia (sotto sanzioni dal 2014 per aver invaso la Crimea) aumentò a dismisura. E così le esportazioni d’armi a Mosca.
Perché la classe dirigente e il popolo russo si sono compattati intorno a Putin anziché ferirlo a morte?
Se alla fine la sfida di Prigozhin risulterà vincente, l’Europa si ritroverà immersa nell’instabilità russa; Putin tiene a mente la ferocia di Pietro il Grande con i traditori
Chi, ingenuamente o dolosamente, pensava che i problemi a Est si sarebbero risolti con un bel golpe a Mosca ora trema all’idea che la Russia si spappoli come i Balcani, l’Iraq, l’Afghanistan e la Libia.
In seguito alla strumentalizzazione delle parole di Grillo pronunciate durante l’ultima manifestazione promossa dai 5 Stelle, Marco Travaglio ci ricorda come la maggioranza dell’informazione italiana sia al servizio dei poteri forti
Anzitutto tranquillizziamo i lettori: il Fatto disobbedirà alla schiforma Nordio e continuerà a pubblicare tutte le intercettazioni, le carte e i verbali giudiziari d’interesse pubblico.
A funerali avvenuti, il governo Melusconi seppellisce anche la Giustizia e fa sapere che B. è morto, ma il berlusconismo è vivo e lotta insieme a loro.