La ex underdog
La Meloni ha fallito miseramente su tutti i fronti
L’era delle nazioni è sepolta, quella dei continenti già sorta e noi europei dobbiamo esserci con la nostra repubblica federale.
Conte: “Trump smaschera la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina e dice una verità che noi del M5S diciamo da tre anni, ossia che battere militarmente la Russia era irrealistico”
La guerra dei 30 anni – Il presidente dem avviò il processo d’adesione di Kiev alla Nato. L’ex repubblica era da poco indipendente dall’Urss e Washington l’aveva ricattata per cedere le atomiche a Mosca
Il Segretario della Difesa degli Usa, Pete Hegseth, ha delineato con estrema chiarezza le tre condizioni concrete concordate da Trump e Putin per avviare i negoziati sulla fine della guerra in Ucraina
di Marco Travaglio Si pensava che i trombettieri della vittoria ucraina e della sconfitta russa, dopo tre anni di minchiate sfuse, si prendessero una pausa per far riposare le lingue…
Trump accusa Zelensky per l’Ucraina ma ignorando il ruolo di Washington, Londra e UE. Le vere responsabilità ricadono sulle ultime tre amministrazioni USA.
di Giuseppe Salamone È finita per questo imbecille di Zelensky. O per lo meno, è finita se non si mette in testa di aver perso la guerra e accettare il…
Qual è il minimo comune denominatore di tutti gli scoppiettanti caleidoscopici eventi che ci vengono fatti balenare sotto gli occhi?
Sanità Sardegna. Colpo di coda di Bettelini, la direttrice di Areus firma tre nomine quinquennali prima di lasciare mentre il commissariamento incombe
Tutti a indignarsi a reti unificate per la consegna delle salme, ma pochi disposti a centrare il punto prioritario su cui indignarsi e aprire un capitolo intero.
Se non osserviamo Trump dalla giusta finestra cognitiva, nessuno potrà capire il suo scontro con l’Unione europea e Zelensky. Trump è così insultante verso Zelensky perché è costretto ad agire come un accattone ai piedi di Putin.
Mentana, servo della propaganda atlantista, attacca Conte per aver detto la verità: la guerra poteva finire nel 2022, ma USA e UE l’hanno voluta e alimentata.
La democrazia rischia di degenerare senza selezione delle élite, favorendo leader mediocri. Il populismo dilaga, la politica si fa spettacolo e il caos incombe.
Gli USA scaricano Zelensky e trattano con Putin mentre l’Europa resta impantanata. Tra crisi, guerra e nazionalismi, il suo futuro è a un bivio storico.
Trump smaschera la guerra in Ucraina e il ruolo dell’Occidente mentre l’Europa in crisi cerca fondi per il riarmo senza una strategia chiara.
L’UE e gli USA hanno escluso la Russia dai negoziati del 2024, ora si indignano se vengono esclusi. Intanto chiedono più guerra e sanzioni, ignorati da Mosca.
La cattiva politica prospera perché c’è la comunicazione edulcorata che aiuta.
Disonesti cronici – L’ultimo report di Transparency ci retrocede di altre 10 posizioni (52° posto). La mazzetta è figlia della clientela: dietro ogni politico corrotto c’è sempre una pratica di questo tipo
In questi tre anni, l’Ue aveva due opzioni: vincere la guerra o preparare la pace. Invece la guerra l’ha persa e la pace non l’ha preparata. E ora dà la colpa a Trump.
Mattarella e Meloni ricevono il criminale di guerra di Isaac Herzog, presidente dello Stato terrorista di Israele con tanto di onori e tappeti rossi. Come può un Paese come l’Italia che si reputa democratico osannare un miserabile che firma bombe finite sulla testa dei bimbi Palestinesi?
Che Meloni, donna, madre, cristiana, si circondi di persone del genere è un fatto ormai acclarato.
L’unico giornale a lanciare la notizia di corruzione, venne punito dalla Silicon Valley. Twitter chiuse l’account del Post per 16 giorni e impedì di condividere qualsiasi informazione sul figlio di Joe Biden.
Giovanni Satta, ex consigliere sardista e oggi in Alleanza Sardegna, rischia 8 anni e mezzo per traffico di droga. Intanto attacca Todde sulla decadenza.
Musk non si limita a smantellare il governo federale, ma mira a imporre la sua visione tecnologica del futuro al suo interno—un tecno-fascismo gestito dai chatbot.
L’inutile sbracciarsi e sgolarsi di Parigi e Kiev per essere notate, mi ha fatto tornare in mente la storiella che Terence Hill racconta ad Henry Fonda ne Il mio nome è nessuno.
Sanità in Sardegna: il pubblico svuotato per favorire il privato, con politici di ogni schieramento coinvolti in un affare speculativo mascherato da legalità.
Poi il Mattarella corregge il tiro. Ora auspica che la Russia torni a conformarsi alla carta Onu, bontà sua.
L’Olanda cancella l’italiano a Leida: scelta banausica che recide le radici culturali europee, riducendo la civiltà a mero utilitarismo tecnocapitalistico.
Mattarella s’è reso conto di averla fatta grossa, paragonando al Terzo Reich la Russia che combatté e sconfisse il Terzo Reich mentre l’Italia stava con il Terzo Reich, e ieri ha corretto il tiro, con una giaculatoria più consona al suo stile felpato.