Il conflitto siriano e le guerre per procura che devastano il Medio Oriente
La Siria, teatro di guerre per procura e tradimenti geopolitici, soffre una crisi umanitaria devastante tra ambizioni globali e caos controllato.
La Siria, teatro di guerre per procura e tradimenti geopolitici, soffre una crisi umanitaria devastante tra ambizioni globali e caos controllato.
Il CCDH britannico mira a censurare Musk e influenzare le elezioni USA, alimentando preoccupazioni globali sulla libertà d’espressione e la manipolazione digitale.
Il vertice BRICS a Kazan e le previsioni economiche per il 2024 rappresentano solo l’inizio di una trasformazione che potrebbe ridisegnare radicalmente gli equilibri globali.
Ex funzionari militari israeliani, sia attuali che passati, hanno dichiarato che stanno perdendo la guerra a Gaza, mentre Hamas sta vincendo.
È la prima volta dal 1988 che il dibattito tra i candidati alla presidenza non viene organizzato dalla “Commission on Presidential Debates” ma direttamente da un network, appunto Cnn, che ha fissato regole molto precise.
di Stefania Maurizi Un bacio da film alla moglie Stella e il pugno alzato, appena sceso dall’aereo a Canberra, hanno chiuso i quattordici anni della persecuzione di Julian Assange e WikiLeaks. La saga è iniziata nel 2010, con la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano. Il fondatore di WikiLeaks aveva 39 anni, la prossima settimana ne compirà 53: gli Stati Uniti e il Regno Unito gli hanno preso i migliori anni della sua vita. E nessuno glieli restituirà. Ma perlomeno non gli hanno preso l’intera vita. Un patteggiamento negoziato con l’amministrazione Biden, ad appena cinque mesi dalle elezioni presidenziali americane, gli ha restituito la libertà, anche grazie alle pazienti trattative diplomatiche dell Australia di Anthony Albanese, il primo ministro di origini italiane, che, al contrario di tutti gli altri governi di Canberra, non ha abbandonato Assange. Arrivato nel suo paese, l’Australia, Julian Assange vuole stare per il momento in campagna, in the bush, in mezzo a quella natura che non conosce da quattordici anni e che ama. La moglie Stella, che ha tenuto una conferenza stampa all’arrivo, visibilmente commossa, ha sottolineato con tutta l’enfasi possibile che “Julian ha bisogno di recuperare: è questa la priorità” e nell’ esprimere la gratitudine del marito a tutti quelli che si sono battuti per la sua libertà, ha detto: “Vi chiedo di darci lo spazio e la privacy per farlo”. Su quello che farà una volta che si sarà rimesso, è buio pesto. WikiLeaks andrà avanti? L’avvocato americano Barry Pollack, che è parte del team legale di Julian Assange , ha dichiarato che non ci sono limitazioni su quello che il suo cliente potrà fare. Il testo del patteggiamento non le impone, né contiene il divieto di parlare con la stampa o viaggiare in giro per il mondo, a eccezione degli Stati Uniti, in cui Assange non può tornare “senza autorizzazione”. E gli Stati Uniti si sono impegnati “a non incriminarlo per nessuna accusa aggiuntiva [oltre a quella patteggiata] e che sia basata sui comportamenti precedenti a questo accordo, a meno che l’imputato non lo violi”. Tante volte WikiLeaks è stata data per finita, morta. Tante volte i vaticini funebri sono stati smentiti. Sarà così anche stavolta, o il patteggiamento di Julian Assange segna la fine della sua prigionia, ma anche della sua creatura? L’accordo rivela che le autorità americane gli hanno imposto di restituire o distruggere tutti i documenti che, a oggi, WikiLeaks non ha pubblicato, e Assange si impegna a non cercare informazioni sul suo caso giudiziario con il Freedom of Information Act (Foia) e a non promuovere azioni legali o richieste di risarcimento. Il testo del patteggiamento rivela anche un’altra informazione cruciale: “Alla data di questo accordo, gli Stati Uniti non hanno identificato alcuna vittima che si possa qualificare [come avente diritto] a un risarcimento individuale” per la rivelazione dei documenti segreti. Dunque nessuna vittima da risarcire. E allora come mai le autorità americane hanno sempre insistito sul fatto che Julian Assange e WikiLeaks avessero messo a rischio centinaia di vite? Il patteggiamento ha salvato Assange, ma non il giornalismo. L’interazione tra la fonte Chelsea Manning, che passò i 700mila documenti segreti del governo americano, e WikiLeaks è stata criminalizzata come un’associazione a delinquere sulla base di una legge americana del 1917: l’Espionage Act, che non fa alcuna distinzione tra i traditori, che passano informazioni segrete al nemico, e i giornalisti che li pubblicano per rivelare atrocità all’opinione pubblica. Rebecca Vincent, che guida le campagne di Reporters Sans Frontières e che ha seguito sistematicamente il processo di estradizione di Assange, dichiara al Fatto Quotidiano: “Siamo enormemente sollevati che Julian Assange sia finalmente libero: è una vittoria, attesa a lungo, per il giornalismo e per la libertà di stampa, che dimostra che la mobilitazione pubblica funziona! Nessuno deve essere più perseguito per aver rivelato informazioni nel pubblico interesse e l’Espionage Act deve essere urgentemente riformato in modo che non sia mai più usato in questo modo”. Il Fatto Quotidiano, 27 giugno 2024
Gli eredi di Azov si esercitano nella base di Le Courtine con i simboli delle SS
di Alessandro Di Battista Ogni giorno mi domando se sia giusto o meno pubblicare queste foto. Ed ogni giorno rispondo di sì. Forse mi illudo, ma spero che qualcuno possa rendersi conto di quel che sta accadendo su una sponda del nostro mare. Guardate questa immagine. È stata scattata ieri a Rafah. È una delle più terribili che abbia mai visto. Bambini dell’età di mio figlio grande intrappolati, presumibilmente morti, sotto le macerie della loro casa. Una casa volutamente colpita dai peggiori terroristi al mondo, gli israeliani, con un unico obiettivo: uccidere. Israele del resto è uno Stato colonialista e i colonialisti in passato (americani con i pellerossa, britannici in India, francesi in Algeria) hanno sempre ucciso. Hanno sterminato e giustificato gli stermini convincendosi (e convincendo) che i colonizzati fossero mezzi animali, selvaggi, razza inferiore o terroristi. Nulla di nuovo, insomma, sul fronte occidentale. L’unica differenza con le stragi passate è che oggi, chi vuole può conoscere, sapere, guardare. Lo potrebbe fare ancor di più se il sistema mediatico occidentale, italiano in primis, mostrasse questo orrore. Ma non lo fa perché la libertà di informazione non è più l’obiettivo di chi fa informazione (salvo eccezioni). Guardate il tg1 cosa è diventato. L’emblema del conformismo e della pavidità. Pensate se ogni giorno venissero mostrate immagini del genere. Ecco perché le pubblico (sapendo che a breve FB o altri social le penalizzeranno perché nel mondo del politicamente corretto è più scandaloso mostrare i crimini che commetterli). Pubblico queste immagini perché penso possa servire a qualcosa far vedere. Qualcuno, e lo capisco, si coprirà gli occhi davanti ad un’immagine così tremenda, altri magari li apriranno. E aprire gli occhi è, soprattutto oggi, un gesto rivoluzionario. Palestina libera!
È stato lo stesso Putin a dire che l’“al lupo al lupo” delle cancellerie occidentali sulle minacce del Cremlino alla Nato e all’Ue è infondato e serve a estorcere denaro per continuare ad armare Kiev
L’esercito di Kiev ha un serio problema di arruolamento, che sta portando all’esaurimento le truppe schierate al fronte che da 24 mesi non vengono rimpiazzate.
PRATICA CONSOLIDATA. Decine di conflitti, basi militari in giro per il mondo, e una narrazione bellica che di volta in volta inquadra un avversario (lotta al terrorismo, ecc.) e ne fa il “male” del momento
CABO DELGADO. Dall’inizio delle incursioni degli estremisti islamici nel 2017 sono sfollate 670 mila persone. I campi di calcio usati per le esecuzioni di massa
Trident Juncture 18, abbreviato TRJE18, è stata un’esercitazione militare guidata dalla NATO, tenutasi in Norvegia nell’ottobre e novembre 2018 con uno scenario di difesa collettiva secondo l’Articolo 5.
Missili, aerei, razzi, siluri bombe: Mosca ha comprato armamenti dalla Ue almeno fino al 2021, nonostante le sanzioni post Crimea
Quinn ha il merito di aver promosso la “più grande campagna sui social media della storia”, raccogliendo più di $ 220 milioni per la ricerca sulla SLA
Il giornalista della CNN Zakaria Fareed esamina le teorie cospirazioniste di Donald Trump
Il musicista etiope Hachalu Hundessa, 34 anni, è stato ucciso ad Addis Abeba. Era noto per le canzoni politiche che fornivano supporto alla lotta del gruppo etnico Oromo contro la repressione e una colonna sonora per le proteste antigovernative.
Dopo i referendum di Luhansk e Donetsk, Mosca prende tempo. Il vero obiettivo del Cremlino non è l’annessione delle due regioni, ma la federalizzazione dell’Ucraina