Libri

Democrazia o mafia?

Il provocatorio pamphlet di Panfilo Gentile anticipa la crisi degli Anni 90 e accusa la politica occidentale

Little ci ricorda che il male esiste

Finalmente pubblicato in italiano «The Revelation», il romanzo dello scrittore americano sul ritorno del Maligno e sulla necessità di combatterlo oltre ogni retorica

Battaglia della Somme

Fëdor Dostoevskij: L’uomo paradossale

Ho un amico che ama i paradossi. È un uomo che nessuno ha capito, un carattere stranissimo, un sognatore. Una volta, alcuni anni fa, egli discusse con me sulla guerra. Egli difendeva la guerra, forse per divertirsi, forse per amore del paradosso.

“Exciting Times” di Naoise Dolan

“Exciting Times” racconta la storia di Ava, una giovane irlandese a Hong Kong, divisa tra la relazione fredda con Julian, un banchiere, e l’amore autentico per Edith, un’avvocatessa.

Marie Colmont, Mimí e il girovago (1936) Illustrazione di Nino Musio

Marie Colmont: Mimí e il girovago

Questo romanzo, uscito nel 1936 sotto il titolo di Claque-Patins, è uno dei migliori libri per la gioventù che siano apparsi in Francia fra le due guerre.

Canto di Natale di Topolino (1983)

I libri ti cambiano la vita: Dickens, Canto di Natale

Il Canto, costruito con gli stilemi della fiaba ed esplicitamente orientato alla critica sociale, commuove, sempre e fatalmente, grazie alla scrittura, alle modalità di scrittura di Dickens: al suo gioco magistrale con i sensi.

Renzo De Felice

Renzo De Felice: una nuova accettazione

L’accusa: ha scritto la storia a senso unico, rivalutando il fascismo. Ora che, postumo, esce l’ultimo volume della sua opera, che cosa cambia? Fra celebrazioni mancate, esclusioni dai libri di scuola e difese convinte, affiora una nuova accettazione

William Trevor Gli scapoli delle colline

Trevor, vite ordinarie travolte dal caso

Dieci sono i racconti di questa raccolta, Gli scapoli delle colline, che con piccoli e bruschi tratti di penna disegnano personaggi ordinari, le cui vite prendono svolte inattese a causa di circostanze prevedibili.

Ennio Flaiano

AFORISMI: Tre secoli di Formiche

Dal fondatore del genere, il settecentesco Georg Lichtenberg, agli epigoni contemporanei: gli italiani imparano ad apprezzare la filosofia dell’«umorismo in due battute»

Barbablù

Il vero Barbablù

I contadini bretoni e vandeani sanno indicare ancora oggi I castelli del mostro di Perrault. Sono quelli di Gilles de Rais, condannato nel 1440 per eresia, stregoneria e infanticidio

La morte di Barbablù, Illustrazione di Gustave Doré

Barbablù

Testo completo di “Barbablù” la fiaba trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo

Roy Batty in Blade Runner

La vita degli androidi è sogno

Saggio introduttivo di Carlo Pagetti al romanzo di fantascienza scritto da Philip K. Dick “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” (in originale Do Androids Dream of Electric Sheep?, 1968); dal romanzo è stato tratto il celebre film Blade Runner di Ridley Scott (1982)

Rachael (Sean Young) in Blade Runner (1982)

Uomini e androidi

Cacciatore di androidi trasforma quasi totalmente il dato scientifico, ripreso da una tradizione che risale almeno al Frankenstein di Mary Shelley, in una scrittura aperta alle pulsioni psichiche, alle tensioni esistenziali, alle immagini apocalittiche.

Guido Morselli: «Il comunista»

Guido Morselli: «Il comunista»

Delineato con scrupolo e pazienza, il protagonista di questo, per ora, ultimo romanzo postumo di Guido Morselli, riassume molto bene quelli che sono i caratteri di certo comunismo, oggi forse passato un po’ di moda.

Guido Morselli

Guido Morselli e il progetto inedito «Uonna»

Si intitolava «Uonna». È un progetto inedito di Guido Morselli in cui si immagina un mondo in cui sono annullate le differenze sessuali. Lo scrisse alla vigilia del suicidio. Una storia che ricorda in modo inquietante la «Fonte suprema» di San Diego

Madame Bovary – Saggio introduttivo di Mario Lunetta

L’intero romanzo è un universo concentrico che ruota attorno alla figura di un’ossessa. Emma Rouault, malamente maritata Bovary col mediocre medico di campagna Charles, appare fin dalla sua entrée come una creatura che scalpita, una che sta ansiosamente cercando qualcosa, e si sta cercando.

La casa di Psiche - Umberto Galimberti

“La casa di Psiche”, un saggio di Umberto Galimberti

Si tratta di terapia? Queste nuove pratiche richiedono uno slancio nuovo del pensiero
I pensatori scendono in campo in nome di antiche vocazioni garantite dal nome di Socrate
Non ci si può più appigliare alla ciambella del vecchio umanismo
Dobbiamo prendere atto del nostro analfabetismo in materia di “anima”

Elie Wiesel

Elie Wiesel – La Notte

Testo italiano de “La notte”, romanzo autobiografico di Elie Wiesel che racconta le sue esperienze di prigioniero nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald negli anni 1944-1945.

«16 ottobre 1943» di Giacomo Debenedetti

«16 ottobre 1943» di Giacomo Debenedetti

La retata nazista nel Ghetto di Roma, una mattina che si concluse con la deportazione di oltre mille ebrei: questo fu il 16 ottobre 1943, e questo è ciò che racconta Giacomo Debenedetti. Pagine brucianti dove a parlare è un coro sgomento e terribile da cui si staccano, solo per infinitesimi istanti, le voci dei protagonisti, subito sommerse e per sempre perdute.

16 ottobre 1943, rastrellamento degli ebrei a Roma

«Oggi 16 Ottobre prelevati Ebrei 1022»

Il brano che segue è tratto da «16 ottobre 1943» di Giacomo Debenedetti, Einaudi. Il libro racconta la retata nazista nel Ghetto di Roma che si concluse con la deportazione di oltre mille ebrei, uomini, donne, bambini.

La grande depressione - Foto di Dorothea Lange

Furore: Il tempo, la società

Introduzione alla versione italiana del romanzo “Furore” (The Grapes of Wrath) di John Steinbeck, pubblicato da Bompiani nel 1940

Bertrand Russell: Il potere

Per l’odierna cultura italiana, questo libro del Russell contiene soprattutto due preziose indicazioni: anzitutto quella che viene dalla costruzione di una sociologia che, se rivendica per sé il rigoroso carattere di scienza, non si presenta tuttavia indipendente ed acefala rispetto a una visione generale della vita; quella che deriva poi da un liberalismo che è tanto più forte ed aperto quanto più è consapevole di non essere il portato “naturale” e necessario della storia o della realtà.

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