Poi te la spiego | di Marco Travaglio
Ferrara, fondatore di un giornale finanziato da chi non lo legge, non capisce le vignette su Netanyahu. Forse la verità gli dà fastidio, o peggio, non può ammetterla.
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Schlein accusa gli altri di fame di poltrone, dimenticando che il PD le occupa da 20 anni. E il rinnovamento? Ah sì, abbracciare Renzi e sbraitare contro AVS.
Il saggio di Camus su Kafka esplora l’assurdo nella sua opera, evidenziando il conflitto tra logica e speranza, e l’eterna ricerca di grazia in un mondo alienante.
Emmanuel Todd analizza dieci sorprese della guerra Russia-Ucraina, rivelando la resistenza ucraina, la resilienza russa e l’isolamento ideologico dell’Occidente.
Iran e Hezbollah usano pazienza e strategia, sfidando la potenza aerea di Israele e anticipando una guerra terrestre, dove Israele teme la forza di Hezbollah.
In guerra non andranno politici, ricchi o loro figli, ma i poveri. Loro pagheranno due volte: con le tasse e con la vita, mentre altri ne trarranno vantaggi.
Zelensky cerca armi e fondi dagli USA per vincere la guerra, ma molti vedono il suo piano come un pretesto. Il rischio è una pericolosa escalation nucleare.
Nel 2023 i crimini in Italia sono aumentati del 3,8%, ma i media tacciono, assecondando la narrativa del governo Meloni e ignorando la crescente insicurezza.
Travaglio critica Netanyahu per ripetere gli errori del passato con il Libano, ricordando le guerre fallite del 1982 e 2006 che rafforzarono il terrorismo anziché sconfiggerlo.
di Tommaso Merlo Gli americani gli hanno riempito i magazzini di bombe ed Israele sparge morte e distruzione anche tra i civili libanesi. Si tratterebbe di “escalation per la de-escalation” a sentire gli strateghi di Tel Aviv. E cioè vorrebbero spaventare gli Hezbollah in modo da convincerli a smettere di colpire il Nord della Galilea e permettere agli sfollati israeliani di tornare a casa. Questo mentre è un anno che Nasrallah ripete che se Israele sigla un cessate il fuoco a Gaza, anche loro si adeguerebbero. Ma figurarsi. Netanyahu ed i suoi complici non hanno interrotto il genocidio a Gaza nemmeno per un giorno ed hanno boicottato ogni accordo con Hamas. Accettare la proposta di Nasrallah e senza aver raggiunto nessuno obiettivo militare a Gaza se non una bieca vendetta, sarebbe stata una doppia e gravissima sconfitta per loro. Israele poi tradizionalmente non tratta. O fai come dicono loro o ti aggrediscono finché non cedi. Fasciosionismo che conoscono benissimo i palestinesi. Per gli israeliani compromesso è sinonimo di sconfitta, non vogliono abbassarsi al livello di gente che ritengono inferiore e che per loro dovrebbe giusto sparire dalla circolazione. E chiunque osi mettersi di mezzo è un antisemita o un terrorista a prescindere. Ma il problema lungo il confine tra Israele e Libano è oggettivo con Hezbollah che ha la possibilità di colpire anche in futuro. Israele vuole una fascia di sicurezza tra l’altro prevista da una risoluzione ONU a seguito della guerra del 2006 e mai applicata, col mistero di cosa ci faccia il contingente italiano da quelle parti. Ma dato che Netanyahu ed i suoi complici sono dei bugiardi patologici, i bombardamenti e gli attacchi terroristici delle radioline in Libano, potrebbero in realtà essere l’ennesimo tentativo di escalation e basta. Provocare cioè gli Hezbollah in modo che una loro reazione veemente convinca gli americani ad entrare direttamente nel conflitto. Del resto bombardare a tappeto dal cielo non è servito a sconfiggere Hamas, figuriamoci Hezbollah enormemente più addestrato, equipaggiato e sparso su un territorio molto più vasto. Difficile poi pensare che gli Hezbollah non abbiamo previsto gli ormai classici bombardamenti israeliani in decenni che si preparano. Finora Libano ed Iran hanno calibrato le loro reazioni per evitare un conflitto regionale, sanno che è il sogno di Netanyahu che ha paura e pure fretta. Senza gli americani è spacciato ed è a fine corsa. Anche l’attacco di terra israeliano sembra improbabile o comunque tenuto come ultima opzione, gli analisti militari ritengono gli Hezbollah nettamente superiori sul loro terreno soprattutto rispetto ad un esercito israeliano stremato ed impegnato su più fronti. Agli Hezbollah non converrebbe quindi reagire ma continuare come se nulla fosse una strategia di logoramento magari allargata a tutta la Galilea che gli permetta al tempo stesso di tenere fuori gli americani ed assistere all’implosione del regime di Netanyahu. Bisogna però vedere quanta devastazione i libanesi possono tollerare. Le vittime civili possono incolpare gli Hezbollah per quanto subito oppure prendersela con loro se non reagiscono a dovere. E gli strateghi di Tel Aviv puntano anche su questo. Una strategia dell’escalation permanente che ignora la situazione a casa loro. Quello che doveva essere il paradiso degli ebrei si è trasformato nel loro inferno. Lo stato israeliano non è in grado di garantire nemmeno la basilare sicurezza e stabilità che ha storicamente promesso ai coloni. E dopo un anno di guerra, è in ginocchio. A livello politico, sociale, economico e se lo diventasse anche a livello militare rischia la fine. Stanotte son suonate le sirene in Galilea con oltre un milione di israeliani rinchiusi nei bunker, ulteriori sfollati e attacchi di panico. La guerra più lunga e devastante di tutta la sua storia e senza nessuna prospettiva politica all’orizzonte. Stanno cocciutamente ripetendo le solite fallimentari ricette militari da decenni. A Gaza, nei Territori Occupati e anche in Libano. Coi problemi che si aggravano invece di risolversi ed un paese mai stato così debole ed isolato. Eppure insistono a voler imporre la propria volontà con la violenza come quando sono sbarcati. Insistono a rifiutare di trattare gli altri alla pari e negoziare. Non riescono a capire che l’unica vera soluzione strategica è la pace.
L’evoluzione spirituale implica il distacco dall’ego e l’apertura alla Pienezza universale, un mistero che non si possiede ma si vive partecipando alla creazione infinita.
Meloni celebra Fitto vicepresidente UE, ma l’Italia perde potere reale. Germania, Francia e Spagna dominano; l’incarico di Fitto è simbolico e vuoto.
Come la brutalità israeliana ha risvegliato la coscienza mondiale sulla Palestina dopo il 7 ottobre
L’editoriale di Marco Travaglio esamina le affermazioni di Giovanni Toti riguardo al patteggiamento e alle sue implicazioni legali.
Le Alternanze senza alternative – Il gruppo centrale che governa contro gli elettori incorpora i “democratici” Usa e Ue. I “valori” servono a imbellettare l’erosione delle democrazie e il Partito Unico della Guerra
Con l’esplosione dei cercapersone in Libano sono stati colpiti non solo gli hezbollah, ma anche molti civili. Questo non è terrorismo?
Il Parlamento Europeo approva l’uso di missili contro la Russia e chiede l’arresto di Maduro, confermando la crescente dipendenza dell’UE dagli USA.
Il drone, cioè la tecnica e i computer, ha sostituito il combattente. Così il conflitto perde la sua epica e anche la sua etica: com’è già avvenuto in Serbia, in Afghanistan, in Iraq e in Libia
Il processo a Salvini per Open Arms diventa una farsa politica, con il governo schierato a difesa del ministro e la giustizia italiana sempre più delegittimata.
Israele scatena violenza in Medio Oriente, spinto dall’impunità politica. Hezbollah resiste, e Nasrallah avverte che senza pace a Gaza, il conflitto non si fermerà.
Il Pd vota contro il paragrafo che autorizza l’uso di armi in Russia, ma poi approva l’intera risoluzione che lo include, mostrando incoerenza e ipocrisia politica.
Gli eurodeputati italiani che hanno votato per bombardare la Russia spingono verso una guerra nucleare, dimostrando ipocrisia e servendo interessi militari USA.
Volodin avverte che attacchi dell’UE alla Russia potrebbero scatenare una guerra globale, ricordando il devastante costo della Seconda Guerra Mondiale per i russi.
“L’uomo a una dimensione” critica la società industriale avanzata, mostrando come la tecnologia e il consumismo sopprimano la libertà e il pensiero critico.
di Giuseppe Salamone Dicono di avere a cuore la giustizia, Giorgia Meloni un giorno sì e l’altro pure evoca il nome di Paolo Borsellino (che si rivolta nella tomba!) e poi con una riforma, quella voluta da Nordio, cancellano con un tratto di penna il reato di abuso d’ufficio. Mi manda fuori di testa questa vicenda per due motivi: il primo perché prende a badilate il cittadino comune e poi perché è stata fatta passare quasi in sordina grazie anche alla gentile collaborazione di gran parte dell’opposizione. Soprattutto quella targata PD/Calenda/Renzi che hanno avallato la “paura della firma degli amministratori” quando non c’entra assolutamente nulla! Hanno di fatto reso legale uno dei comportamenti più anti-meritocratici: l’abuso di potere. Sindaci e amministratori locali che favoriscono amici (e parlo da amministratore locale), concorsi truccati, carabinieri che abusano della loro autorità: tutto questo ora non è più penalmente perseguibile. L’abolizione dell’abuso d’ufficio è un vero colpo di spugna su migliaia di processi in corso, infatti se ne mandano al macero oltre 5000. Nelle università regna il caos, dove i “porci grossi” potranno pilotare concorsi e sistemare amici senza alcuna conseguenza. Nordio e Meloni hanno spalancato le porte a una giustizia che abbandona le vittime e protegge i potenti. Se fino a oggi si poteva denunciare, adesso non si può più perché non c’è un reato da contestare. Infatti molti processi verranno conclusi con la seguente frase: “il reato non sussiste”. Anche se il concorso è stato pilotato, anche se il Sindaco o il Rettore hanno favorito qualcuno e penalizzato qualcun’altro. Però hanno istituito il Ministero del Merito…
Le esplosioni detonate a distanza sono state “spericolate” e indiscriminate, ha sostenuto l’ex collaboratore della NSA.
Washington afferma di non sapere nulla dell’attacco senza precedenti con pager-bomba, ma il suo sostegno incondizionato l’ha reso possibile
I piani di Intel di ritardare la costruzione del più grande impianto di produzione di chip dell’UE danneggeranno l’obiettivo del blocco di produrre il 20% dei semiconduttori globali, secondo gli esperti.
La Commissione d’inchiesta sul Covid è stata costruita da questa maggioranza come strumento politico per colpire me e la squadra di governo che ha lavorato per salvare il Paese.
Il Parlamento Europeo approva una risoluzione che consente di colpire la Russia con armi fornite all’Ucraina, aumentando il rischio di un conflitto globale.