Enrico, perché?
Mentana offre a Meloni un trattamento di favore nel Tg La7, suscitando imbarazzo e violando la par condicio, mentre gli altri leader politici affrontano interviste critiche.
Mentana offre a Meloni un trattamento di favore nel Tg La7, suscitando imbarazzo e violando la par condicio, mentre gli altri leader politici affrontano interviste critiche.
Le elezioni europee vedono “europeisti” e “sovranisti” in uno scontro feroce, con leader che spingono per un’Europa militarizzata e pronta alla guerra contro la Russia.
La NATO si prepara a consentire all’Ucraina di attaccare il territorio russo con armi occidentali, superando una linea rossa critica. Questo passaggio potrebbe portare a un conflitto globale, con la Russia che minaccia l’uso di armi nucleari per rispondere alla superiorità convenzionale della NATO.
Gli Stati Uniti hanno colpito la Russia con missili, segnando un’escalation decisiva nel conflitto e rivelando le intenzioni imperialiste dell’Occidente. La guerra, iniziata sottotraccia con l’espansione della NATO, mostra ora il vero volto dell’aggressore, Washington, ribaltando la narrativa che dipingeva la Russia come l’unica colpevole.
Il Congresso USA sanziona la CPI per proteggere Netanyahu e Gallant, mentre Israele acquista caccia F-35 dagli USA, continuando i crimini contro l’umanità.
Le elezioni europee dell’8-9 giugno vedono un’Europa dominata da un partito unico della guerra, allineato con USA e NATO, che non affronta le minacce di guerra mondiale e collasso climatico. Questo blocco politico stigmatizza chi si oppone e perpetua il declino e la servitù dell’Europa unita.
Il PD di Schlein maschera il caos interno come pluralismo, alternando politiche belliciste con candidati pacifisti per accontentare tutti senza coerenza reale.
Quando pensiamo che il giornalismo italiano non possa scendere ancora più in basso arriva La Repubblica. Questo fanno per supportare la linea del giornale, linea oscenamente pro-Israele. Poi si lamentano del crollo delle vendite…
Ogni tanto, per dare manforte alle schiforme, i giornaloni vanno a ripescare qualche dinosauro spiaggiato e ne raccolgono le memorie, di solito smemorate, su Mani Pulite.
Gandhi avrebbe resistito a Putin senza violenza, evitando distruzione e accelerando la fine del regime, mentre l’Occidente ha scelto la guerra, devastando l’Ucraina.
Finlandia e Svezia erano nella Nato prima del 2022; l’Ucraina è vitale per la Russia per motivi geografici, facilitando il transito delle forze Nato, a differenza della Finlandia.
Rassegna stampa satirica di Marco Travaglio: una sferzata di sarcasmo sulle notizie della settimana
In Italia alcuni leader politici si sono candidati alle elezioni europee di giugno, ma in caso di vittoria non andranno a Bruxelles.
Il regista di “Furiosa” spiega perché i film muti hanno le migliori scene d’azione, il pubblico raramente si sbaglia e sua moglie ha sempre ragione.
Alessandro Orsini a Firenze con Michele Santoro per “Ucraina-Palestina. Il terrorismo di stato nelle relazioni Internazionali”
Il video elettorale di Ursula von der Leyen è un inquietante spot che promuove un’Europa militarizzata, con toni apocalittici e un’estetica da wargame. Von der Leyen promette di rafforzare la difesa europea, evocando la minaccia russa e mostrando un’Europa unita solo nella guerra.
L’Italia non è più una Repubblica democratica: la sovranità è nelle mani delle lobby e del mercato, e la politica è uno spettacolo inutile. Per recuperare il potere democratico, i cittadini devono unirsi e costruire una Repubblica Federale Europea.
Zelensky ha il permesso di attaccare la Russia con armi Nato, e Putin potrebbe reagire in modi diversi, incluso l’uso di armi nucleari tattiche. La guerra in Ucraina si aggrava, con Tajani e Crosetto accusati di aver promosso il conflitto senza cercare soluzioni diplomatiche.
Bruno Vespa intervista Chico Forti, condannato per omicidio, celebrandolo mentre il governo italiano sfrutta la sua storia per propaganda, tra ironia e assurdità.
Rushdie critica Hamas e i progressisti occidentali; Žižek vede le politiche israeliane come causa della radicalizzazione palestinese e chiede il riconoscimento dello stato palestinese.
In “Young Woman and the Sea,” Daisy Ridley brilla nella parte di Trudy Ederle, la prima donna a nuotare la Manica nel 1926, affrontando meduse e patriarcato con coraggio e determinazione.
di Marco Travaglio Mentre John Elkann si dipinge a edicole unificate come un giovane disagiato e abusato fin da piccolo dalla mamma cattiva, un’altra imprenditrice che si è fatta da sé, una self made woman venuta su dal nulla a mani nude col sudore della fronte diventa Cavaliere del Lavoro. Stiamo parlando ovviamente di Marina Berlusconi, insignita da Sergio Mattarella 47 anni dopo il padre (costretto purtroppo a rinunciare dalla condanna per frode fiscale). A leggere i requisiti richiesti, c’è l’imbarazzo della scelta: dall’“aver tenuto una specchiata condotta civile e sociale” all’“aver adempiuto agli obblighi tributari” al possedere una “singolare benemerenza nazionale”, fra cui l’“aver operato in aree e in campi di attività economicamente depressi”. E qui, più ancora che per la fedeltà fiscale (un vizio di famiglia), il pensiero di Mattarella è subito corso alla primogenita di B., costretta a un’infanzia di stenti nella favela arcoriana di Villa San Martino in compagnia di noti fuorilegge come il padre, Dell’Utri, Previti e lo stalliere Mangano (che scortava a scuola lei e Pier Silvio, vedi mai che facessero brutti incontri). Quanto alla “specchiata condotta civile e sociale”, chi meglio della presidente della Fininvest e della Mondadori (cioè della refurtiva del noto scippo a De Benedetti grazie alla sentenza comprata da Previti coi soldi di B.)? Chi meglio dell’azionista di maggioranza di FI a suon di bonifici e fidejussioni (ottimi investimenti che, con una telefonatina, han salvato pure Mediolanum dalla tassa sugli extraprofitti)? Molto specchiati anche i continui attacchi ai magistrati colpevoli di processare il padre (“persecutori intoccabili”), di far sganciare alla Mondadori il risarcimento a De Benedetti (“esproprio”!) e oggi di indagare su Dell’Utri (“soggetti politici che infangano gli avversari” e “condizionano la vita democratica” con “accuse deliranti”). E gli insulti ai “giornalisti complici dei pm” (il complice, nel diritto arcoriano, è chi sta con le guardie, non con i ladri) e agli scrittori antimafia come il suo ex autore Saviano (“fa orrore”). L’ultima benemerenza l’ha aggiunta lei stessa, ringraziando Mattarella per il gentil pensiero: “Da oltre vent’anni ho l’onore di presiedere Mondadori, vero e proprio patrimonio del nostro Paese (cioè di De Benedetti, ma rimasto a lei per usucapione, ndr), che ha fatto della libertà e del pluralismo la sua ragion d’essere”. Quel pluralismo che costrinse perfino il premio Nobel José Saramago a cambiare editore dopo che Einaudi (cioè Mondadori) aveva rifiutato di pubblicargli Il quaderno per le sue critiche a B.. Ora che il cavalierato diventa ereditario e si tramanda di padre in figlia, bisognerà anche ricalibrare l’allarme sul premierato: qui siamo in pieno feudalesimo. Il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2024
Roba da matti. L’Unione Europea non fa altro che parlare di “preparazione alla Terza guerra mondiale”, “nuova industria militare”, “economia di guerra”, “leva obbligatoria”, “scudo atomico della Francia”. L’Unione Europea non fa altro che parlare di “invio di truppe Nato in Ucraina” e di “colpire il territorio russo con le armi più avanzate della Nato”. L’Unione Europea non fa altro che parlare di “sconfiggere la Russia sul campo” e “rovesciare Putin”. L’Unione Europea non fa altro che dire che “la Nato non conosce linee rosse e si espande ovunque voglia”. L’Unione Europea non fa altro che dire che “i pacifisti sono esseri immondi e immorali”. L’Unione Europea non fa altro che dire che “la Nato ha assorbito anche Svezia e Finlandia e oggi è più potente che mai”. Però il Corriere della Sera ci spiega che la Russia è un Paese “intriso di ideologia imperialista”. Roba da matti. Alessandro Orsini , pubblicato su X
Critica feroce all’ipocrisia delle classi dirigenti occidentali per le loro politiche violente in Medio Oriente e Europa, e denuncia la debolezza dell’Italia.
Gaza sanguina per decenni di oppressione, mentre Netanyahu sfrutta Hamas per giustificare l’occupazione con il supporto e la manipolazione occidentale.
Nikki Haley, figura chiave repubblicana, sostiene la violenza contro i Palestinesi e critica le indagini sui crimini di guerra israeliani, rivelando una crudele realtà USA.
Stoltenberg è inadatto alla Nato: la sua logica rischia di legittimare attacchi reciproci. La Nato destabilizza la Georgia, minacciando la sua sovranità.
Elly Schlein finalmente parla della guerra Russia-Ucraina, sostenendo Kiev ma escludendo un coinvolgimento diretto dell’Ue, senza prendere una posizione netta.
Israele ha bombardato le tende degli sfollati a Rafah, vicino ai magazzini dell’UNRWA. Si stimano centinaia di morti e mutilati. L’orrore, trasmesso in diretta, rischia di essere accettato passivamente.