Fratelli d’Italia demolisce Salvini nelle chat segrete

Da sette anni i meloniani lo insultano: “Bimbominkia”, “cialtrone”, “senza onore”. Ma poi fanno blocco e governano insieme. E gli analfascisti? Zitti e votano.

di Lorenzo Tosa

In pratica, da un libro del Fatto Quotidiano firmato Giacomo Salvini (solo un omonimo) scopriamo che da sette anni nelle chat “segrete” di Fratelli d’Italia Matteo Salvini viene sistematicamente ridicolizzato, insultato, trattato a pesci in faccia da tutti gli alti vertici meloniani. Che lo considerano, nell’ordine:

“Ministro Bimbominkia”
“Cialtrone”.
“Ridicolo”
“Senza onore”.

Non lo dicono pericolosi bolscevichi ma nientemeno che alcuni dei membri più in vista dell’attuale governo, di cui Salvini è ministro e vicepremier.

Tradotto? Se lo dicono da soli.

Persino Giorgia Meloni nel 2018 ha scritto che Salvini sulle accise “dovrebbe andare a nascondersi”. Lei. Fa già ridere così.

Questa è la destra-destra dei sedicenti “patrioti”: si detestano, sono divisi e spaccati su tutto, ma al momento del dunque si compattano come una falange armata.

E gli analfascisti, astuti, zitti e votano.

* * *

Fratelli di chat
Giacomo Salvini
Storia segreta del partito di Giorgia Meloni

con la prefazione di Marco Travaglio

La storia mai raccontata del partito di Giorgia Meloni attraverso le chat dei parlamentari, ministri e dirigenti di Fratelli d’Italia. Dalla guerra a Matteo Salvini al parricidio nei confronti di Silvio Berlusconi fino ai litigi tra compagni di partito a colpi di insulti, tradimenti e “infami” che passano le notizie ai giornali. Ma anche i retroscena inediti sulla caduta di Mario Draghi e la formazione del governo di destra nel 2022, le giravolte sulla guerra in Ucraina e il rapporto con Ursula von Der Leyen e con gli Stati Uniti di Donald Trump.

Com’è stato possibile che il partito di Giorgia Meloni in pochi anni sia passato dal 4% al potere? Una ricostruzione top secret e inedita sul partito della fiamma riuscito a issarsi sulla bandiera più alta, quella di Palazzo Chigi.

Dal 7 febbraio in libreria e in edicola con il Fatto Quotidiano

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