L'infame guerra di Sallusti e Angelucci contro Report

L’infame guerra di Sallusti e Angelucci contro Report

Sigfrido Ranucci demolisce con la solita fermezza e determinazione le campagne mediatiche di Sallusti e Angelucci contro Report.

di Salvatore Granata

“L’editoriale de Il Giornale mi dipinge un po’ nervoso. Ecco, è sbagliato: io non sono nervoso, sono proprio incazzato con un giornale passato alla storia per il metodo Boffo, che cerca di sporcare una trasmissione della Rai, la storia di una trasmissione che invece ha sempre lavorato con trasparenza, passione e rigore. Di una squadra che ha messo a repentaglio la propria vita e la propria sicurezza per incarnare lo spirito di servizio pubblico nell’informare i cittadini con indipendenza, che è uno stato dell’anima.

Ecco, mentre la verità forza viene a galla da sola, la menzogna ha bisogno di complici”.

In queste parole si percepisce la rabbia del grande Sigfrido Ranucci, che comunque demolisce con la solita fermezza e determinazione Sallusti e Angelucci.

Il primo costretto a cambiare 15 mila editori per sopravvivere e l’altro 34 partiti per mantenere il proprio status di privilegiato con palese conflitto d’interessi (detiene i maggiori quotidiani destrorsi, è parlamentare e proprietario di metà Sanità privata).

Quando si combattono i poteri forti, il prezzo da pagare, tra le tante cose, è l’incazzatura.

Ma Sigfrido sappia che dalla sua parte ha l’arma più potente: le persone perbene.

Solidarietà a Ranucci e al suo team di Report. Sempre con voi.

Sempre.

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