Gaza sconfiggerà anche Trump

È quel criminale di Netanyahu il primo premier ospite di Trump alla Casa Bianca. E non poteva essere altrimenti con tutti i soldi che si è intascato dai lobbisti sionisti per rivincere le elezioni.

di Tommaso Merlo

È quel criminale di Netanyahu il primo premier ospite di Trump alla Casa Bianca. E non poteva essere altrimenti con tutti i soldi che si è intascato dai lobbisti sionisti per rivincere le elezioni. Lo tengono per le palle, peggio dell’altro. Non democrazia, ma capitalismo strabordato. Comandano le lobby coi soldi per comprarsi i politicanti oppure direttamente i miliardari. Soldi al posto dei cittadini, soldi più potenti delle istituzioni e perfino delle leggi.

Il Tribunale Internazionale vuole sbattere Netanyahu in galera, gli Stati Uniti lo accolgono invece con tutti gli onori. Ennesima vergogna che rimarrà nei libri di storia e una deriva democratica davvero spaventosa.

Al momento a Washington l’uomo più ricco del mondo Elon Musk sta hackerando le istituzioni democratiche per tagliare aiuti a milioni di americani poveri. E questo perché anche lui ha puntato milioni sul cavallo vincente Trump strappando il potere senza neanche un voto. E dato che da buoni miliardari detestano lo stato soprattutto se sociale, lo stanno sfasciando. Una deriva fascistoide allucinante che dagli Stati Uniti sta infestando il mondo intero.

Anche il Medio Oriente dove Biden ha sponsorizzato il genocidio, ma Trump vuole addirittura fare pulizia etnica cacciando tutti i palestinesi da casa loro e ricostruire Gaza per ospitare sionisti e fascisti come lui. Lo ha detto chiaro e tondo. Oltre ad inviare armi e soldi, vuole permettere a Netanyahu e ai suoi complici di coronare il loro sogno coloniale. Prendersi la Palestina senza i palestinesi.

Ripulire Gaza e farci resort turistici e fast food e casinò sulla spiaggia. Come se i palestinesi fossero bestiame da spostare dove conviene e non esseri umani. Come se non avessero nemmeno il diritto a vivere dove sono nati oltre che nessun sentimento. Come se non esistesse il diritto internazionale e nemmeno la tragica storia degli ultimi decenni. Come se tutto iniziasse con l’arrivo alla Casa Bianca di un buffone narcisista che si crede il padrone del mondo. Davvero agghiacciante.

Giordania ed Egitto hanno ribadito il loro no all’ennesima pulizia etnica palestinese, ma Trump confida che coi soldi riuscirà a ricattarli e piegarli. Più che un negoziatore, un ricattatore. O fai quello che dice lui o ti minaccia con tariffe commerciali o tagli dei fondi o addirittura con l’esercito.

Una leadership globale da sempre basata sul danaro e la forza militare ma che con Trump ha raggiunto livelli di rozzezza e arroganza inauditi. Una leadership globale moralmente e quindi politicamente perduta anche sotto le macerie di Gaza e non potevano eleggere presidente migliore per la fine dell’impero.

Gli Stati Uniti sono ancora sotto shock ma stanno iniziando a reagire, i paesi attaccati commercialmente lo hanno già fatto con decisione e anche il Medio Oriente lo farà. I Palestinesi hanno resistito per decenni alla persecuzione sionista, hanno fatto cedere Netanyahu e non si piegheranno certo davanti a quel vecchio buffone di Trump.

Anzi, il suo vergognoso servilismo alla lobby sionista più estremista, la sua grassa ignoranza e superficialità, non farà che rafforzare il movimento globale che si è stretto attorno alla causa palestinese durante il genocidio. Un movimento globale che chiede giustizia invece che impunità, che chiede la fine dell’apartheid e dell’occupazione e la nascita dello stato palestinese.

Un movimento che chiede il rispetto delle leggi e delle istituzioni internazionali perché i diritti umani devono valere per tutti gli umani nessuno escluso e gli olocausti non si devono più ripetere ma per nessuno.

Non c’è dubbio che sarà questo l’epilogo per quella terra martoriata. È solo questione di tempo perché anche il sionismo è finito sotto alle macerie di Gaza. Il mondo intero è dalla parte dei palestinesi mentre Israele è uno straccio. Quanto ai criminali come Netanyahu non possono scappare per sempre mentre i buffoni come Trump durano poco.

La politica è spesso una triste farsa ma la storia è una cosa seria e alla lunga emerge sempre la verità e si evolve per il meglio. E più è dolorosa la crisi, più si apprende e si cresce. Ci abbiamo messo secoli per costruire la democrazia di oggi e non saranno certe le mire fascistoidi di qualche miliardario a farci piombare nel passato. Siamo tutti sotto shock ma dobbiamo reagire. In America come da noi come a Gaza che presto sconfiggerà anche Trump.

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