La destra e il Pd sempre più lontani dai bisogni reali del Paese

M5S spinge per salario minimo, riduzione orario di lavoro e pensioni dignitose. Destra e Pd, invece, regalano privilegi e proteggono i potenti.

di Salvatore Granata

Che poi se i destrorsi e i pidini vogliono giocare col sottoscritto a chi la spara più grossa, si accomodino pure.
Che ci divertiamo.

Il Movimento 5 Stelle ha sempre avuto dalla sua nascita il reddito di cittadinanza come cavallo di battaglia. 456 euro in media per gli inabili al lavoro e per chi non può mettere in tavola un piatto di minestra.

Il centrodestra 400 euro una tantum di unica, che poi è l’eliminazione graduale del reddito. Una tantum. Per il resto politiche sociali per i poveri zero.

Idem il pd. Con la differenza che aveva varato il reddito di inclusione, che nei fatti non ha abbassato il grado di povertà né inciso fortemente sulle politiche sociali.

Sul salario minimo. Stessa cosa. Mentre la destra neanche lo prende in considerazione, il pd lo ha tirato fuori come mantra negli ultimi anni per recuperare un credito nella sua parte più a sinistra, ovvero l’1% dei suoi fedelissimi. Il Movimento 5 Stelle è dal 2010 che ha una proposta di salario minimo a 9 euro lordi l’ora.

E gli aumenti ai pensionati? Pd zero. Governo Meloni 1,80 euro al mese ai pensionati minimi.
E il Movimento 5 Stelle? L’ultima proposta, anch’essa bocciata dal governo, prevedeva 100 euro in più al mese ai pensionati minimi, non un caffè.

Legge elettorale? Il pd nel suo periodo renziano ha partorito il rosatellum, il centrodestra, per dirne una, il porcellum.
E il Movimento 5 Stelle? Il Brescellum, bocciato nel Conte 2 da renzi e art.1, con l’amico Bersani e Speranza che ogni tanto dovrebbe prendersi da solo a schiaffi.
Il Brescellum era un proporzionale secco, 100 spanne sopra l’attuale sistema maggioritario. Quindi, siamo sempre lì: maggiore partecipazione politica da parte del cittadino, ne ha avuta sempre di più il Movimento.

Riduzione dell’orario di lavoro da 39,4 a 37,5 ore settimanali: 2 ore in più da dedicare alla propria vita, ovviamente a parità di salario.
Lo fanno in Spagna, mentre in Italia il governo Meloni non vuole nemmeno discuterne.
Oltretutto lo fanno in diversi Paesi Europei, con settimana corta, diminuzione ore lavorative 28-35 ore con parità di stipendio.

Il Movimento 5 Stelle lo ha portato all’ordine del giorno più volte.
Mai ascoltato.

Finta sinistra e destra, in purezza.

Vogliamo parlare dei regali alle banche e alle assicurazioni? Dei vitalizi?
Parliamo del periodo pidino boschiano o di mediolanum? Parliamo di formigoni?
Parliamo di giornali in mano alla destra o ai pidini? E che ricevono finanziamenti pubblici.
Parliamo di Letta, Renzi, Gentiloni estimatori di Draghi?

Meglio di no dai. Lo dico per voi.

Ora, io sono lontano anni luce dal sistema di reclutamento del Movimento 5 Stelle passato e attuale. E dalla recente trasformazione dello stesso in partito con i vari cerchi magici, traditori e correnti al seguito. E potrei elencare gli errori ogni giorno. Alcuni studiati, altri “di gioventù”.
E l’ho fatto spesso.

Però c’è una cosa che non ho mai perso, ossia l’onestà intellettuale.
E forse anche altro.
Né la testa né sicuramente l’indipendenza, la libertà. A differenza di parlamentari tutt’ora alla Camera o al Senato penso di poter camminare a testa altissima come pochi.

Quindi. Anziché parlare sempre di banchi a rotelle e fannulloni, di nane, tacchi e giare, restiamo sul merito di quanto scritto sopra.

Apriamo un confronto tra chi vuole sempre più potere e 14 mandati, e chi candida Cafiero De Raho e Scarpinato, piuttosto che di maio, azzolina, cancelleri o spadafora.

Apriamo un confronto tra chi ha 2000 indagati e condannati in seno al partito, e pretende pure l’immunità parlamentare, e chi predica maggiore onestà?
Su Grillo mi astengo perché personalmente ho messo sempre il bene comune davanti a me stesso e non riuscirei mai a pensare prima alla mia persona, soprattutto quando sbaglio, senza prima essermi assicurato di non aver nuociuto a un’intera Comunità.

Restiamo sul pezzo.

Saluti.

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