Alessandra Todde: Travolti da un’insolita bolletta nell’azzurro mare della burocrazia

Una bolletta da 153 euro diventa motivo per far decadere la governatrice Todde, mentre anni di scandali e corruzione nel centrodestra non hanno scalfito nessuno.

di Mario Guerrini

Una bolletta dell’Enel di 153 euro. Sostanzialmente è la prova regina di un rendiconto messo sotto accusa dal collegio di garanzia elettorale della Corte d’Appello di Cagliari. Su questa spesa si fa fondamento per annullare la volontà popolare manifestata con l’espressione più alta della democrazia. Cioè attraverso il libero voto. La Governatrice della Sardegna, Alessandra Todde (5 Stelle), dovrebbe per questo decadere e con lei tutto il Consiglio Regionale. Per andare a nuove elezioni. Volti discutibili del cdx parlano di legislatura finita. Scordandosi cosa sia accaduto nei 5 anni di regno del Circo Magico di Christian Solinas. Con lo stesso Governatore, la sua vice Alessandra Zedda, assessori vari, dirigenti loro fedeli di apparato Ras, rappresentanti di altre importanti istituzioni come il Rettore di Sassari (Gavino Mariotti) accusati di una lunga serie di reati. Tra i quali, per alcuni, persino la corruzione e il riciclaggio. Accuse di vario genere che hanno addirittura portato taluno in carcere o agli arresti domiciliari. Eppure l’ombra della decadenza, su quella indecente classe politica e istituzionale, non si è mai profilata. E nessuno l’ha chiesta. Dalle fila di chi è stato protagonista di quella nefasta stagione politica oggi si inneggia alla decadenza. Dopo un quinquennio di scandali e eventi penali il cui riscontro è oggi nelle aule giudiziarie. Un procedimento amministrativo imputato alla Governatrice, e non ancora affermato in giudizio, dovrebbe invece far crollare tutto il palazzo. E la stessa legittimazione popolare che dovrebbe esserne sovrana. Per questo la Todde ha detto in aula che “si vuole stravolgere l’essenza stessa del governo regionale, modificando il voto espresso dai sardi”. Scandito secondo le regole garantite dalla Costituzione.

IL MIO OSSERVATORIO (6057)

Torna in alto