Il Circo Magico. Della Regione Sardegna. Esiste ancora. È sempre operativo. Lavora dietro le quinte. In segretezza. E credo che non abbia perso le cattive abitudini di veleggiare in acque tempestose. Per 5 anni ha avuto un potere infinito. Ha cavalcato l’onda effimera del successo. In una rincorsa continua ai privilegi, alla ribalta, alla notorietà. Ha incespicato in mille traversie giudiziarie. Ora lavora febbrilmente per tornare a gustare i perduti sapori del potere. Due Pm della Procura di Cagliari, che si sono occupati delle presunte intemperanze penali di imputati eccellenti, sono stati colpiti da dossieraggi infamanti sul web. Un tentativo di screditarli e frenare le loro inchieste. Se ci fosse la mano del giro del Circo Magico, o di ambienti vicini, non mi stupirebbe. Anzi. Così come non sarebbe stravagante pensare che la stessa matrice abbia verosimilmente usato in questi giorni un’arma vagamente collegabile. Sempre nel web. Costruendo, nella vicenda della lotta per il posto di comando dell’Autorità Portuale di Cagliari, due “articoli”, di fonte ignota. Diffamatori e devianti. Uno dei quali con la sigla di un quotidiano nazionale. La caccia al potere perduto può esplicarsi anche in queste forme. Che rappresentano una novità nel panorama criminoso sardo. In questi casi sono espressioni non violente, ma subdole. E dai possibili effetti devastanti.
IL MIO OSSERVATORIO (6055)