Tra Conte e Meloni un abisso etico e culturale

Per ricoprire determinati ruoli servono oltre alle capacità, dignità, morale, etica pubblica, onestà, trasparenza e soprattutto rispetto per i cittadini. Conte ha dimostrato di avere queste qualità, Meloni no.

di Salvatore Granata

Di fronte alle ingiustizie non riesco a tacere.

Per non parlare quando c’è disonestà intellettuale.

In queste ore politici e pennivendoli della peggior specie bombardano Conte per le querele ricevute durante il periodo covid e il relativo silenzio a cospetto delle medesime da parte dei magistrati, dei giornali di sinistra e delle TV.

E allora non ci sto.

A parte che a fare casino, anche ai tempi, non solo adesso, sono sempre stati i destrorsi con Borghi, Salvini e Meloni in testa, ma vogliamo parlare dell’abisso etico e culturale che c’è tra Meloni e Conte?

Ma veramente fate?

Il presidente del M5s ha sempre detto “mi assumo la responsabilità politica”, “risponderò nelle sedi opportune” (tipo il Copasir) e in silenzio, senza gridare a complotti, magistratura politicizzata e senza ricorrere a leggi ad personam.

L’attuale presidente parla sempre di toghe rosse, è figlia di uno che ha fatto più leggi ad personam perfino di andreotti e ha 3/4 dei giornali e delle TV a suo favore.

Ma di che parlate?

Di cosa parla Donzelli?

Di cosa parla Lupi?

Di separazione delle carriere per coprire e giustificare le mancanze morali che hanno?

E la cosa che fa più ridere, è che c’è gente che difende questi personaggi, senza neanche aver capito mezza vicenda, parola o testo.

Vi sta sulle palle Conte? Ok, ci sta.

Ma dovete argomentare il perché.

Vi ha aumentato le tasse? Le accise?

Le bollette? In una situazione normale parlo, non in una condizione di emergenza.

Vi ha tolto soldi per regalarle alle banche?

È indagato o condannato? Ha mai attaccato Report? Ha aumentato il canone Rai?

Dai su. Prendetevi a testate nel muro e poi ne riparliamo. E ve lo dice uno che politicamente è molto distante nell’atteggiamento e nella gestione di un movimento rispetto a Conte, ma che odia la non percezione della realtà e le falsità.

Per ricoprire determinati ruoli servono oltre alle capacità, dignità, morale, etica pubblica, onestà, trasparenza e soprattutto rispetto per i cittadini. Sono i politici che devono servire i meno fortunati, non viceversa.

Conte ha dimostrato di avere queste qualità, Meloni no.

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