La disinformazione domina il panorama politico italiano

Ipocrisia politica tra bugie, privilegi e leggi inutili. Colpa di chi vota, non vota o non offre alternative credibili. Disinformazione regna sovrana.

di Salvatore Granata

Cioè capito il paradosso che poi scade nell’ipocrisia più imbecille?

Accompagnano a casa con l’aereo di Stato un torturatore e trafficante di uomini, mentono all’Italia sulle motivazioni, finiscono indagati per atto dovuto, mentono anche su questo, scappano dal Parlamento e gridano al complotto della solita magistratura.

Fino al ridicolo: stiamo salvando la Nazione.

Come stanno salvando l’Ucraina e la Palestina.

Questi recitano il copione che sanno. Niente di più.

E lo recitano pure male: leggi scritte appositamente con i piedi per conservare privilegi, leggi elettorali farlocche che tagliano fuori l’elettore attivo dalle decisioni più importanti, propri porci comodi per distrarre le masse e non risolvere nessun problema d’impellente importanza.

Ma la colpa non è dei politici che ci governano. Anzi, costoro hanno pochissime responsabilità.

È di chi li vota, di chi non vota per indifferenza totale e di chi non riesce a proporre offerte credibili e valide ai cittadini più inflessibili – la sinistra socialista e comunista è inesistente in Italia e stradivisa; siamo un Paese da sempre a trazione andreottiana -, poiché gli conviene così.

E ovviamente della “disinformazione italiana”.

E così votano per la maggioranza i collusi e gli ignoranti. E tutti quelli buoni, bravi e onesti la prendono nel deretano perché sono gli unici a soffrire economicamente, culturalmente, socialmente e umanamente parlando.

Stop.

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