Manifattura in crisi, balzo della richiesta di cassa integrazione: +30% nel 2024

La frenata. È il terzo campanello d’allarme dopo i dati sull’occupazione e le previsioni di nuove assunzioni. Le ore di Cig hanno raggiunto quota 426,5 milioni, più che raddoppiate rispetto ai livelli pre Covid (201,9 milioni).

di Stefano Patuanelli

426 milioni di ore di cassa integrazione nel 2024.

Crescita dimezzata allo 0,5%, tra gli ultimi in UE.

24 mesi su 25 di Governo di calo della produzione industriale.

Forte calo della produttività (-2,5%), quando negli ultimi 10 anni era aumentata in media dello 0,5%.

Quando dicevamo che i dati sull’occupazione dovevano essere letti anche sotto la lente di altri indicatori (come appunto quelli della cassa integrazione), non stavamo “gufando” contro il Paese, ma semplicemente constatando che nella narrazione del Governo c’erano come al solito quantità immani di propaganda.

Aggiungiamo a questi dati devastanti il fatto che nell’unica misura corposa dell’ultima legge finanziaria (il cuneo fiscale), il Governo ha tagliato le buste paga dei lavoratori; che il prezzo dell’energia è alle stelle e che è stato eliminato tutto quanto produceva crescita. Ad eccezione del PNRR che non hanno votato.

Ecco, oggi i nodi vengono al pettine e il disastro economico è visibile a tutti.

Hanno ereditato un Paese che cresceva sopra la media UE, con un recupero post-Covid abbondantemente sopra gli altri Stati membri, con 209 miliardi di Euro da spendere; e ci ritroviamo questo scempio. Dovevano “non disturbare chi vuole fare”, invece hanno devastato loro ogni prospettiva.

Ma le principali associazioni di categoria non hanno nulla da dire?

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