di Giorgio Bianchi
“Ricordate quel Paese guidato da una femmina che, negli anni scorsi, diceva peste e corna contro Mohammad bin Salman, definendo «scandaloso» nonché «vergogna assoluta» il trasferimento della Supercoppa Italiana in Arabia, che definiva «terrificante» l’ omicidio di Kashoggi, che definiva l’Arabia Saudita quale «stato fondamentalista che non lascia nessun diritto alle donne, che prevede la pena di morte per gli omosessuali e per chi si converte al cristianesimo, ha lavoratori stranieri in stato di schiavitù, prevede ancora la pratica delle spose bambine e fa proselitismo salafita in tutto il mondo»?
Quella donna è in queste ore in Arabia Saudita per elemosinare la negoziazione di qualche accordo con Mohammad Bin Salman.
Poveri fessi.”
—Eric Packer
Arabia, le mille e una intesa: Meloni annuncia accordi commerciali per 10 miliardi di dollari.
La premier italiana Giorgia Meloni ha incontrato il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, siglando un partenariato strategico che comprende accordi per un valore di 10 miliardi di dollari, coinvolgendo aziende come Fincantieri, Leonardo e Pirelli.
Questi accordi segnano l’inizio di una nuova era nelle relazioni bilaterali, con l’intenzione di cooperare in diversi settori, tra cui infrastrutture, difesa, agroalimentare e cultura, oltre alla creazione di un museo del design in ArabiaSaudita.
Nonostante le polemiche in Italia, il partenariato prevede anche la collaborazione nel settore della difesa e progetti congiunti in Africa, con la SACE italiana che sostiene l’export e i rapporti commerciali con accordi per 6,6 miliardi di dollari.