di Salvatore Granata
Oggi è il Giorno della Memoria e voglio andare come sempre controcorrente perché sono arcistufo dell’ipocrisia occidentale.
Sono arcistufo di Liliana Segre che rilascia interviste fassiniane a Repubblica, dicendo che “spariti gli ultimi superstiti, della Shoah rimarrà solo una frase sui libri di storia”.
La senatrice a vita non deve preoccuparsi perché ci pensa Israele a ricordarci cos’è un genocidio.
Il giorno della Memoria, è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite dell’1 novembre 2005 durante la 42esima riunione plenaria. È stata istituita 60 anni dopo i crimini nazisti.
Questo giorno viene ricordato affinché tutto quello che accadde non si ripeta più in nessun modo, forma né contesto storico. Né che a subire un genocidio sia qualsiasi popolo del mondo.
Ma ogni anno, nella settimana intorno a questo fatidico giorno imperversano film e speciali sulla Shoah, praticamente mai interrotti dal ricordo delle altre minoranze (58% del totale) sterminate dai nazisti: impera solo la narrazione israeliana.
L’opposto di quello che avviene a Gaza.
I soldati israeliani si sono sempre commossi alle lacrime alla visione di Schindler’s List, in particolare alla scena del comandante del campo Göth che oziosamente fa tiro a segno sui prigionieri inermi, tanto da replicarla migliaia di volte sui palestinesi.
Il senso di colpa dei tedeschi per il genocidio ebraico, invece, è ancora talmente forte che non se la sentono di far mancare a Israele la loro collaborazione al genocidio palestinese fornendo armi a iosa.
Per di più, ieri, Trump ha fatto sapere che la soluzione per la questione palestinese è eliminare i palestinesi: questo significa deportare 1,5 milioni di persone da Gaza a Egitto e Giordania.
Il suo nome è pulizia etnica e il mondo intero ha il dovere di respingerla a chiare lettere.
È iniziata la seconda era Trump:
– è uscito dall’OMS (suggerimento preso in carico immediatamente da Salvini e dalla sua becera propaganda) e pure dall’accordo sul clima di Parigi;
– sono iniziate le espulsioni in massa;
– pare voglia cambiare il nome al Golfo del Messico;
– ha tolto le sanzioni ai coloni che vivono negli insediamenti illegali in Cisgiordania.
Infine, come detto in premessa sulla Segre e sull’ipocrisia, ci siamo noi, gli italiani in coma e presi per il culo da Tajani che nega i crimini di Israele e perfino di al-Masri, la presidente del consiglio che fa affari con l’amico saudita sanguinario di Renzi, con il nazista Zelensky e con il pluriomicida Netanyahu e pennivendoli, giornali e programmi televisivi proni ai sionisti.
Parlare di Memoria oggi, non rapportandola ai palestinesi e a tutte le vittime innocenti coeve di guerra, è, ripeto ancora, pure ipocrisia.
Saluti.