Aggressore e aggredito.
“Groenlandia: il governo locale e quello della Danimarca hanno preso seriamente le minacce d di Trump” (Il Post, 12.1).
“La proposta indecente di Trump alla Groenlandia non è solo assurda, ma anche pericolosa” (Domani, 17.1).
Anche perché poi non sapremmo esattamente a chi inviare le armi.
Tutto regolare.
“Le attiviste: ‘Perquisite e spogliate in questura’. La polizia: tutto regolare” (Stampa, 15.1).
Pare abbiano chiesto asilo all’Iran.
Allarme rimba.
“Nessun presidente è immune per i crimini che commette” (Joe Biden, 15.1).
Suo figlio invece sì.
La prevalenza del cretino/1.
“Il linguaggio approssimativo della cretinocrazia… Ci sono Sangiuliano che impasticca Colombo e Galileo, Santanché che attribuisce a Lucchini il Gattopardo; e poi Di Maio, Di Battista, Toninelli, Patuanelli, Fofo, Fico e tutti i 5Stelle” (Francesco Merlo, Repubblica, 14.1).
Manca solo Francesco Merlo che confuse Flaiano con Longanesi.
La prevalenza del cretino/2.
“Come per Andreotti, Berlusconi, gli ex sindaci Raggi e Marino e per chiunque altro, la nostra critica di giornalisti ha già bocciato, senza appello, la politica di Santanché” (Merlo, Repubblica, 19.1).
Andreotti, B. e Santanché come Raggi e Marino: certo, come no.
L’altro Giubileo/1.
“Bettino vero statista, è stato assassinato”, “Parla Margherita Boniver: ‘La messa a morte di Craxi ha colpito al cuore la democrazia’” (Riformista, 16.1).
Ma le ha salvato il portafogli.
L’altro Giubileo/2.
“Craxi, l’uomo di sinistra che la sinistra deve riscoprire” (Unità, 16.1).
Legiferava con la mano destra e rubava con la sinistra.
L’altro Giubileo/3.
“L’omaggio di La Russa a Craxi: ‘L’Italia ha un debito con lui’” (Corriere della sera, 19.1).
Pubblico.
L’altro Giubileo/4.
“O Craxi era uno statista, e allora aveva diritto ai funerali di Stato, oppure era un corrotto. Le due cose non possono stare insieme” (Stefania Craxi, senatrice FI, 13.1).
Infatti: era un corrotto.
Tra colleghi.
“Al Senato folla per Craxi: ‘Fu un vero statista’. In sala anche Piero Fassino” (Messaggero, 14.1).
L’uno colto in flagranza, l’altro in fragranza.
Brutta gente.
“Verso l’Inauguration Day di Trump. Dai sovranisti globali a Tik Tok: i vip alla cerimonia sotto la neve” (Repubblica, 17.1).
S’è scordata solo John Elkann e il milione di dollari donato da Stellantis, ma solo per ragioni di spazio.
Slurp.
“Apparecchia e sparecchia, inciucia, litiga e perdona. Renzi il ‘martellatore’… Rara intelligenza, rarissima spregiudicatezza, pieno di quel noto meraviglioso talento politico, sprecato, comunque per noi cronisti davvero pura luce in un panorama spesso piatto… al punto che l’opposizione al governo sembra guidarla da solo quest’uomo… Se quelli che domani si riuniscono a Milano (Ruffini & company) e a Orvieto (Gentiloni & company) pensano di decidere qualcosa senza Renzi, non hanno capito chi è Renzi”. “Elogio di Anna Maria Bernini, che sa parlare (e tacere) proprio quando serve”. “Gilet catarifrangente e caschetto da operaio. Il boom sui social dei video di Gualtieri” (Fabrizio Roncone, Corriere della sera, 17.1 e 19.1).
Certe lingue non si consumano mai.
Trova l’intruso.
“La vera separazione delle carriere che servirebbe è quella tra pm e giornalisti” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 17.1).
Tanto lui non c’entra.
Balle a grappolo.
“Colombo, con Padellaro e Travaglio, ha fondato nel 2009 il Fatto Quotidiano che ha però lasciato nel 2022 in contrasto con le posizioni filo Putin del giornale” (Cesare Martinetti, Stampa, 15.1).
Una frase, due panzane: ottima media.
Pompe funebri. “Travaglio&Co. giocano a poker col Cav, ma lui continua a vincere” (Tiziana Maiolo, Dubbio, 15.1). No, sei tu che continui a leccarlo pure da morto.
Il titolo della settimana/1.
“Subito 18 miliardi per aumentare la spesa militare” (Foglio, 14.1).
Ok, faccio subito un bancomat.
Il titolo della settimana/2.
“Rotture sospette, qualcuno vuole destabilizzare Fs e istituzioni” (Corriere della sera, 16.1).
“Treni, l’ombra del sabotaggio”, Due scenari inquietanti” (Giornale, 16.1).
Corre addirittura voce che il ministro dei Trasporti sia un certo Matteo Salvini.
Il titolo della settimana/3.
“Tregua a Gaza. Rimane da completare l’opera per distruggere l’asse del male” (Libero, 16.1).
Ok, mo’ me lo segno.
Il titolo della settimana/4.
“Salvati dai 30 all’ora. A Bologna i nuovi limiti di velocità hanno dimezzato le vittime di incidenti” (Stampa, 17.1).
“Bologna, rivincita dei 30 all’ora: nessun pedone morto nel 2024” (Repubblica, 17.1).
Se lo portano ai 10 all’ora, magari resuscita pure qualcuno.
Il titolo della settimana/5.
“E negli Usa finalmente si riconosce che l’anidride carbonica fa bene” (Franco Battaglia, Verità, 15.1).
Ci fanno proprio l’aerosol.
Il titolo della settimana/6.
“Mosca perde, Kiev vince: chi bara sulla realtà?” (Paolo Guzzanti, Riformista, 15.1).
Tu.
Il Fatto Quotidiano, 20 gennaio 2025