Thierry Breton fino a qualche mese fa è stato commissario al mercato interno per l’Unione Europea. Come se fosse il “ministro” per lo sviluppo economico dell’Italia giusto per capirci. Un ruolo importantissimo e allo stesso tempo molto delicato. Adesso, dopo aver finito nella Commissione Europea, se ne va a lavorare per Bank of America. È una roba gravissima, intanto perché è in possesso di informazioni che in teoria dovrebbero rimanere riservate. Poi perché questa è l’ennesima dimostrazione che quando sono al potere, dei cittadini se ne fottono altamente e tutelano altri tipi di interessi. Soprattutto gli interessi statunitensi. Altrimenti pensate che Bank of America lo avrebbe inserito nel suo organico se durante il suo mandato avesse tutelato gli interessi dei cittadini europei?
Ne abbiamo già avuta la dimostrazione con Mario Draghi, che dopo essere stato ai vertici del Tesoro italiano e aver svenduto tutto, ha prestato i suoi servizi ben remunerati alla banca d’affari Goldman Sachs. Ma la lista sarebbe lunga. Questo è il fascismo di oggi e si chiama fascismo finanziario. Fino a quando non si metterà un freno alle porte girevoli, la politica non sarà mai dalla parte dei più deboli, bensì sempre da quella dei più forti. E qui non c’è destra o sinistra che tenga, perché nessuno si è mai sognato di affrontare questa piaga. Il fascismo è nato in Europa col braccio alzato e si è evoluto sempre in Europa mettendosi il colletto bianco per cercare di nascondersi meglio. Ma i risultati sono sempre gli stessi!