Complimenti a Meloni per i continui fallimenti spacciati per grandi traguardi

A novembre 2024 il debito pubblico supera i 3.000 miliardi, entrate in calo per imprese e autonomi, costi sui lavoratori aumentano. Ma va tutto bene, no?

di Salvatore Granata

A novembre 2024 il debito pubblico ha sfondato quota tremilamiliardi euro.

Per l’esattezza 3.005,2 miliardi.

Dal 1 gennaio 2023 Meloni ha creato 242,29 miliardi di euro di debiti pari a 11,538 miliardi di euro al mese.

Quasi un ponte sullo stretto al mese di debiti.

Sempre a novembre, il suo amico Giorgetti ha comunicato che le entrate tributarie ed erariali totali nel periodo gennaio-novembre 2024, sono diminuite di 17,395 miliardi di euro rispetto al periodo gennaio-novembre 2023.

Nel complesso, le entrate cumulate fino a novembre 2024 sono aumentate di +10,242 miliardi rispetto allo stesso periodo 2023 di cui: + 12,241 miliardi sono stati prelevati dalle buste paga dei lavoratori dipendenti privati, pubblici e pensionati; e + 5,553 miliardi è la maggior IVA pagata dalle famiglie sui consumi interni.

Quindi, la domanda sorge spontanea: se in 11 mesi le entrate totali sono aumentate di 10,242 miliardi e, +17,794 miliardi sono l’irpef e l’iva pagata in più da lavoratori, pensionati e famiglie, CHI HA PAGATO MENO TRIBUTI?

Ha risposto lo stesso ministro dell’Economia: nel periodo in oggetto, le imprese hanno versato -10,825 miliardi di acconti IRES, visto i cali di produzione e di fatturato in tutti i primi 11 mesi del 2024 e, quindi, prevedendo di chiudere i bilanci in perdita, non hanno pagato gli acconti d’imposta 2024.

Lo stesso dicasi per i lavoratori autonomi, le piccole partite iva e i forfettari che hanno versato -4,184 miliardi di acconti IRPEF sui redditi presunti e in calo nel 2024.

Calano la produzione e il fatturato industriale, calano l’export e le vendite al dettaglio, cala il PIL, aumentano il debito e l’inflazione, ma va tutto bene madama la marchesa giorgia del Grillo: “Io sono io e voi non siete un kaiser”.

Che dire?

Niente. Complimenti a Meloni per i continui fallimenti spacciati per grandi traguardi.

E complimenti ai pennivendoli conniventi col governo che deviano la realtà.

Ma soprattutto complimenti a chi vota certa gente e contribuisce da anni alla catastrofe socio-economico-culturale del nostro Paese.

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