Sanità in Sardegna: dopo 9 mesi la Giunta Todde è ancora al punto di partenza

La sanità in Sardegna è al collasso: medicina territoriale assente, pronto soccorso sovraccarichi, mancano 1900 medici e 800 posti letto. Crisi e inerzia politica.

di Mario Guerrini

La Sanità. In Sardegna. Il sistema è sull’orlo del precipizio. Bisogna partire da un dato fondamentale: la medicina territoriale è collassata. Praticamente quasi non esiste più. E per questo le comunità sono costrette a rivolgersi ai Pronto soccorso degli ospedali delle città. Mettendo in crisi le strutture nevralgiche del sistema salute. I sindacati denunciano la mancanza di 800 posti letto e di 1900 medici. Il quadro è drammatico.

Bisogna mettere mano a tutto il sistema. Non pensare ad un rimedio strutturale di un apparato che viene messo sottosopra dalle continue riforme volute dalla politica. Che ragiona con supponenza. Con l’arroganza, ogni volta, di presumere di avere la bacchetta magica. Passando di disastro in disastro. I medici vanno ascoltati prima e non dopo che sono stati partoriti i piani operativi.

La crisi della Sanità è collegata fortemente allo spopolamento delle zone interne. Dove i cittadini devono percorrere km su km soltanto per avere una ricetta. Non ci sono medici di base, non ci sono pediatri. Dopo 9 mesi la Giunta Todde è ancora al punto di partenza. Mentre tutto crolla. E il diritto alla salute è negato. Di questo passo si andrà di criticità in criticità. Il tempo delle parole è finito da un pezzo. Ma non è arrivato quello dei fatti.

IL MIO OSSERVATORIO (6023)

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