di Salvatore Granata
Dov’eramo rimasti?
Ah sì.
Il governo Meloni ha dichiarato che vivremo più a lungo e quindi taglia le pensioni future del 2%.
Ecco. A quelli che arriveranno a 67 anni con la schiena, le gambe e il morale a pezzi, dovrebbe chiedere se lo ritengano giusto o meno.
Che poi sono gli stessi che avranno una pensione da fame.
Se invece si chiede agli italiani con un reddito medio-basso come vedano il futuro, il 70% si aspetta un aumento del costo della vita, il 76% è preoccupato per la propria famiglia, il 48% teme di cadere nel precariato, il 71% si sente escluso dalla società.
Eppure per Giorgia è tutto ok.
Poi. Altra genialata. Sempre il governo Meloni ha offerto ai lavoratori dello Stato un aumento salariale del 6%, a fronte di un 17% di inflazione.
Giustamente il 98% ha bocciato l’accordo separato: un plebiscito.
Meloni dice che andrà avanti lo stesso, alla faccia della democrazia e di un minimo di giustizia sociale.
La Meloni è coraggiosa. A fare danni però.
Perché mettere le comunicazioni vitali per la sicurezza nazionale nelle mani di un miliardario straniero, al solo scopo di ingraziarsi con una genuflessione il Presidente USA è davvero da invertebrati.
Lei, Tajani e Salvini hanno sempre la Nazione in bocca, ma nessuno aveva mai maltrattato così l’autonomia del nostro Paese.
Non solo. La presidente è sottomessa a un suo pari che promette l’inferno a Gaza, come se non fosse la normalità da 15 mesi.
Uno che fantastica invasioni di Panama e Groenlandia, che minaccia di guerra economica il Canada, che pretende un pizzo del 5% in spese militari dall’Europa.
E il bello che Trump non è ancora presidente, ma è già la minaccia numero uno.
Alla fine uno, a meno che non sia orfano d’intelletto, si fa tre-quattro domande.
Nel tempo libero. Senza impegni.
Triplicare le spese militari? Meloni non dice di no.
Fermare il caro bollette? Meloni non dice nulla.
I salari sono bassi? Per Meloni sono problemi di chi li prende.
C’è qualche problema con Stellantis? Per Meloni va tutto benissimo.
L’Italia di Giorgia va alla grande, se sei ricco di famiglia.
Oppure parente o amico suo.