Test di Glottologia e Linguistica

Paniere con risposte del corso di Glottologia e Linguistica

Quale tipo di approccio mette in primo piano lo Strutturalismo?

  • Approccio sincronico
  • Approccio evoluzionistico
  • Approccio diacronico
  • Approccio sincronico e diacronico

Chi ha un ruolo fondamentale nello Strutturalismo?

  • Skinner
  • Saussure
  • Bopp
  • Chomsky

A cosa si riferisce il concetto di LANGUE di Saussure?

  • Allo stato e alla struttura di una determinata lingua in un determinato momento
  • Alla dimensione storica
  • Alla dimensione diacronica
  • Al momento sociale del linguaggio

A cosa si riferisce il concetto di PAROLE di Saussure?

  • Al momento individuale del linguaggio
  • Alla dimensione storica
  • Alla dimensione diacronica
  • Al momento sociale del linguaggio

A cosa si riferisce il concetto di LINGUISTICA SINCRONICA di Saussure?

  • Allo stato e alla struttura di una determinata lingua in un determinato momento
  • Al momento individuale del linguaggio
  • Al momento storico
  • Alla dimensione storica

A cosa si riferisce il concetto di LINGUISTICA DIACRONICA di Saussure?

  • Alla dimensione diacronica
  • Alla dimensione storica
  • Al momento sociale del linguaggio
  • Al momento individuale del linguaggio

Che tipo di approccio propone Chomsky?

  • Induttivo
  • Deduttivo
  • Diacronico
  • Sincronico

Cosa fa il DESTINATARIO nella teoria di comunicazione di Jakobson?

  • Riceve il messaggio
  • Emette il messaggio
  • Viene trasmesso
  • Scrive il messaggio

Che cos’è il CONTESTO nella teoria di comunicazione di Jakobson?

  • Il mittente
  • Il ricevente
  • Sono quell’insieme di elementi che facilitano la comunicazione
  • Il messaggio

Che cos’è il CONTATTO nella teoria di comunicazione di Jakobson?

  • Il messaggio emesso
  • Il messaggio trasmesso
  • Il messaggio ricevuto
  • Contatto attraverso cui viene trasmesso il messaggio

Che cos’è il CODICE nella teoria di comunicazione di Jakobson?

  • Ciò che viene ricevuto
  • È il sistema che il mittente usa per trasmettere il messaggio
  • Ciò che viene trasmesso
  • Il messaggio

Che cos’è il MESSAGGIO nella teoria di comunicazione di Jakobson?

  • Ciò che viene scritto
  • Ciò che non viene trasmesso
  • Ciò che viene trasmesso
  • Il codice

Da chi è stato proposto il Generativismo?

  • Boop
  • Skinner
  • Saussure
  • Chomsky

Cosa afferma la FUNZIONE REFERENZIALE del linguaggio proposta da Jakobson?

  • Il segno ha come riferimento qualcosa che è preciso e inerente all’informazione che è contenuta nel messaggio
  • Il segno mette in evidenza la continuità della comunicazione
  • Attraverso il segno viene trasmessa un’ingiunzione
  • Il segno fa emergere uno stato d’animo

Cosa fa l’EMITTENTE nella teoria di comunicazione di Jakobson?

  • È il sistema che il mittente usa per trasmettere il messaggio
  • Viene trasmesso
  • Emette il messaggio
  • Riceve il messaggio

Cosa afferma la FUNZIONE METALINGUISTICA del linguaggio proposta da Jakobson?

  • I segni designano altri segni
  • Il segno mette in evidenza la continuità della comunicazione
  • Il segno fa emergere uno stato d’animo
  • Il segno ha come riferimento qualcosa che è preciso e inerente all’informazione che è contenuta nel messaggio

Cosa afferma la FUNZIONE IMPERATIVA del linguaggio proposta da Jakobson?

  • Il segno fa emergere uno stato d’animo
  • Il segno mette in evidenza la continuità della comunicazione
  • Attraverso il segno viene trasmessa un’ingiunzione
  • Il segno ha come riferimento qualcosa che è preciso e inerente all’informazione che è contenuta nel messaggio

Cosa afferma la FUNZIONE DI CONTATTO del linguaggio proposta da Jakobson?

  • Attraverso il segno viene trasmessa un’ingiunzione
  • Il segno fa emergere uno stato d’animo
  • Il segno ha come riferimento qualcosa che è preciso e inerente all’informazione che è contenuta nel messaggio
  • Il segno mette in evidenza la continuità della comunicazione

Cosa afferma la FUNZIONE ESTETICA del linguaggio proposta da Jakobson?

  • Il segno fa emergere uno stato d’animo
  • I segni comunicano attraverso la forma ponendo l’attenzione sul modo in cui i segni stessi sono usati
  • Il segno ha come riferimento qualcosa che è preciso e inerente all’informazione che è contenuta nel messaggio
  • Il segno mette in evidenza la continuità della comunicazione

Cosa afferma la FUNZIONE EMOTIVA del linguaggio proposta da Jakobson?

  • Il segno ha come riferimento qualcosa che è preciso e inerente all’informazione contenuta nel messaggio.
  • Attraverso il segno viene trasmessa un’ingiunzione.
  • Il segno mette in evidenza la continuità della comunicazione.
  • Il segno fa emergere uno stato d’animo.

Cosa afferma la proprietà di OMNIPOTENZA SEMANTICA?

  • C’è una differenza assoluta tra due segni.
  • Attraverso la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.

Cosa afferma la proprietà di EQUIVOCITÀ?

  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • Il codice è equivoco perché non ha corrispondenze univoche tra significato e significante, e viceversa.
  • C’è una differenza assoluta tra due segni.

Cosa afferma la proprietà di COMPLESSITÀ SINTATTICA?

  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • I messaggi linguistici possono avere un alto grado di elaborazione strutturale che intercorre nei rapporti tra i suoi elementi.
  • C’è una differenza assoluta tra due segni.

Cosa afferma la proprietà di TRASMISSIBILITÀ CULTURALE?

  • C’è una differenza assoluta tra due segni.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • La lingua è trasmissibile per tradizione all’interno di una società o cultura.

Cosa afferma la proprietà di RIFLESSIVITÀ?

  • C’è una differenza assoluta tra due segni.
  • Attraverso la lingua si può parlare della lingua stessa.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.

Cosa afferma la proprietà di RICORSIVITÀ?

  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • Si può creare secondo le regole della lingua, che sono limitate e vengono continuamente ripetute.
  • C’è una differenza assoluta tra due segni.

Cosa afferma la proprietà di PRODUTTIVITÀ?

  • C’è una differenza assoluta tra due segni.
  • Attraverso la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.

Cosa afferma la proprietà di DISTANZIAMENTO?

  • Attraverso la lingua si può parlare di cose lontane nello spazio e nel tempo.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • C’è una differenza assoluta tra due segni.

Cosa afferma la proprietà di DISCRETEZZA?

  • C’è una differenza assoluta tra due segni.
  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Attraverso la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.

Cosa afferma la proprietà di LINEARITÀ?

  • Ogni segno è traducibile in lingua.
  • Il significante del segno linguistico può essere articolato a due livelli.
  • Il parlante produce il significante in successione nel tempo e nello spazio.
  • C’è una differenza assoluta tra due segni.

Cosa afferma la proprietà di TRASPONIBILITÀ DEL MEZZO?

  • Non c’è alcun legame motivato tra significante e significato.
  • La presenza di significato e significante.
  • La lingua può essere trasmessa attraverso il canale fonico e il canale visivo.
  • Il significante del segno linguistico può essere articolato a due livelli.

Cosa afferma la proprietà di DOPPIA ARTICOLAZIONE?

  • Il significante del segno linguistico può essere articolato a due livelli.
  • La lingua può essere trasmessa attraverso il canale fonico e il canale visivo.
  • Non c’è alcun legame motivato tra significante e significato.
  • La presenza di significato e significante.

Cosa afferma la proprietà di BIPLANARITÀ?

  • Non c’è alcun legame motivato tra significante e significato.
  • La presenza di significato e significante.
  • Il significante del segno linguistico può essere articolato a due livelli.
  • L’assenza di significato e significante.

Cosa afferma la proprietà di BIPLANARITÀ?

  • Non c’è alcun legame motivato tra significante e significato.
  • La presenza di significato e significante.
  • Il significante del segno linguistico può essere articolato a due livelli.
  • L’assenza di significato e significante.

Cosa afferma la proprietà di ARBITRARIETÀ?

  • La presenza di significato e significante.
  • Il significante del segno linguistico può essere articolato a due livelli.
  • C’è un legame motivato tra significante e significato.
  • Non c’è alcun legame motivato tra significante e significato.

In base a cosa è motivata la tipologia di segno chiamato SEGNO?

  • È motivato in modo naturale ma non intenzionale.
  • È motivato convenzionalmente.
  • È motivato culturalmente.
  • Riproduce proprietà dell’oggetto designato.

In base a cosa è motivata la tipologia di segno chiamato SIMBOLO?

  • È motivato culturalmente.
  • Riproduce proprietà dell’oggetto designato.
  • È motivato convenzionalmente.
  • È motivato in modo naturale ma non intenzionale.

In base a cosa è motivata la tipologia di segno chiamato ICONA?

  • Riproduce proprietà dell’oggetto designato.
  • È motivato in modo naturale ma non intenzionale.
  • È motivato culturalmente.
  • È motivato convenzionalmente.

In base a cosa è motivata la tipologia di segno chiamato INDICE?

  • Riproduce proprietà dell’oggetto designato.
  • È motivato convenzionalmente.
  • È motivato culturalmente.
  • È motivato in modo naturale ma non intenzionale.

Di cosa si occupa la fonetica articolatoria?

  • Studia la rappresentazione astratta dei suoni.
  • Studia le onde sonore.
  • Studia la ricezione e la decodifica dei suoni.
  • Studia l’articolazione dei suoni.

Di cosa si occupa la fonetica uditiva?

  • Studia l’articolazione dei suoni.
  • Studia la ricezione e la decodifica dei suoni.
  • Studia le onde sonore.
  • Studia solo la decodifica dei suoni.

Di cosa si occupa la fonetica acustica?

  • Studia l’articolazione dei suoni.
  • Studia le onde sonore.
  • Studia la ricezione e la decodifica dei suoni.
  • Studia la rappresentazione astratta dei suoni.

Cosa determina la caratteristica di MOBILITÀ di un sintagma?

  • Un insieme di parole può essere definito un sintagma se quell’insieme può essere estrapolato dalla frase per formare una frase scissa.
  • Se un insieme di parole da solo può costituire un enunciato, si può definire sintagma.
  • Non si può muovere una parola che compone il sintagma senza muovere tutte le altre parole che appartengono al sintagma.
  • Un determinato sintagma non può essere inserito all’interno di un altro sintagma.

Cosa determina la caratteristica di SOSTITUIBILITÀ PRO FORMA di un sintagma?

  • Un determinato sintagma non può essere inserito all’interno di un altro sintagma.
  • Un insieme di parole può essere definito un sintagma se quell’insieme può essere estrapolato dalla frase per formare una frase scissa.
  • Si può sostituire un sintagma con un altro elemento.
  • Non si può muovere una parola che compone il sintagma senza muovere tutte le altre parole che appartengono al sintagma.

Cosa determina la caratteristica di COORDINABILITÀ di un sintagma?

  • Non si può muovere una parola che compone il sintagma senza muovere tutte le altre parole che appartengono al sintagma.
  • Un determinato sintagma non può essere inserito all’interno di un altro sintagma.
  • Se è possibile coordinare due sintagmi, i due sintagmi sono dello stesso tipo.
  • Un insieme di parole può essere definito un sintagma se quell’insieme può essere estrapolato dalla frase per formare una frase scissa.

Cosa determina la caratteristica di ENUNCIABILITÀ IN ISOLAMENTO di un sintagma?

  • Un determinato sintagma non può essere inserito all’interno di un altro sintagma.
  • Se un insieme di parole da solo può costituire un enunciato, si può definire sintagma.
  • Un insieme di parole può essere definito un sintagma se quell’insieme può essere estrapolato dalla frase per formare una frase scissa.
  • Non si può muovere una parola che compone il sintagma senza muovere tutte le altre parole che appartengono al sintagma.

Cosa determina la caratteristica di SCISSIONE di un sintagma?

  • Un determinato sintagma non può essere inserito all’interno di un altro sintagma.
  • Un insieme di parole può essere definito un sintagma se quell’insieme può essere estrapolato dalla frase per formare una frase scissa.
  • Se un insieme di parole da solo può costituire un enunciato, si può definire sintagma.
  • Non si può muovere una parola che compone il sintagma senza muovere tutte le altre parole che appartengono al sintagma.

Cosa determina la caratteristica di NON INSERIBILITÀ di un sintagma?

  • Un determinato sintagma non può essere inserito all’interno di un altro sintagma.
  • Un insieme di parole può essere definito un sintagma se quell’insieme può essere estrapolato dalla frase per formare una frase scissa.
  • Non si può muovere una parola che compone il sintagma senza muovere tutte le altre parole che appartengono al sintagma.
  • Se un insieme di parole da solo può costituire un enunciato, si può definire sintagma.

Qual è il significato LINGUISTICO?

  • Quel significato che il termine acquisisce in relazione ai parlanti.
  • Quel significato che rappresenta oggetti concreti o astratti della realtà esterna.
  • Quel significato che il termine possiede in quanto appartenente al sistema linguistico.
  • Il significato nel senso oggettivo.

Qual è il significato SOCIALE?

  • Quel significato che il termine possiede in quanto appartenente al sistema linguistico.
  • Quel significato che il termine acquisisce in relazione ai parlanti.
  • Quel significato che rappresenta oggetti concreti o astratti della realtà esterna.
  • Il significato nel senso oggettivo.

Qual è il significato LESSICALE?

  • Quel significato che il termine acquisisce in relazione ai parlanti.
  • Quel significato che rappresenta oggetti concreti o astratti della realtà esterna.
  • Quel significato che il termine possiede in quanto appartenente al sistema linguistico.
  • Il significato soggettivo correlato alle proprie sensazioni.

Qual è il significato CONNOTATIVO?

  • Quel significato che rappresenta oggetti concreti o astratti della realtà esterna.
  • Il significato soggettivo correlato alle proprie sensazioni.
  • Quel significato che il termine possiede in quanto appartenente al sistema linguistico.
  • Quel significato che il termine acquisisce in relazione ai parlanti.

Qual è il significato GRAMMATICALE?

  • Quel significato che il termine possiede in quanto appartenente al sistema linguistico.
  • Il significato interno al sistema linguistico.
  • Quel significato che rappresenta oggetti concreti o astratti della realtà esterna.
  • Quel significato che il termine acquisisce in relazione ai parlanti.

Qual è il significato DENOTATIVO?

  • Il significato nel senso oggettivo.
  • Quel significato che il termine possiede in quanto appartenente al sistema linguistico.
  • Quel significato che il termine acquisisce in relazione ai parlanti.
  • Quel significato che rappresenta oggetti concreti o astratti della realtà esterna.

Quando si ha una generalizzazione?

  • Quando parti del contenuto profondo o dell’intenzione originaria dell’autore sono state omesse.
  • Quando si hanno manifestazioni linguistiche di ciò che è accaduto nell’esperienza di chi parla.
  • Quando si utilizzano espressioni che indicano un processo di attribuzione di significato.
  • Quando le descrizioni riportate vengono generalizzate e rese vere al di là del contesto originario in cui sono inserite.

Quando si ha una semplificazione?

  • Quando si hanno manifestazioni linguistiche di ciò che è accaduto nell’esperienza di chi parla.
  • Quando parti del contenuto profondo o dell’intenzione originaria dell’autore sono state omesse.
  • Quando si utilizzano espressioni che indicano un processo di attribuzione di significato.
  • Quando le descrizioni riportate vengono generalizzate e rese vere al di là del contesto originario in cui sono inserite.

Quando si ha un’astrazione?

  • Quando parti del contenuto profondo o dell’intenzione originaria dell’autore sono state omesse.
  • Quando si hanno manifestazioni linguistiche di ciò che è accaduto nell’esperienza di chi parla.
  • Quando le descrizioni riportate vengono generalizzate e rese vere al di là del contesto originario in cui sono inserite.
  • Quando si utilizzano espressioni che indicano un processo di attribuzione di significato.

Quando si ha una distorsione?

  • Quando si utilizzano espressioni che indicano un processo di attribuzione di significato.
  • Quando le descrizioni riportate vengono generalizzate e rese vere al di là del contesto originario in cui sono inserite.
  • Quando parti del contenuto profondo o dell’intenzione originaria dell’autore sono state omesse.
  • Quando si hanno manifestazioni linguistiche di ciò che è accaduto nell’esperienza di chi parla.

Per cosa si adotta l’articolo determinativo?

  • Si adotta per riferirsi a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti.
  • Si adotta per non riferirsi a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti.
  • Si adotta per indicare una quantità indefinita di un totale.
  • Si adotta quando il nome indica genericamente qualcosa.

Per cosa si adotta l’articolo indeterminativo?

  • Si adotta per indicare una quantità indefinita di un totale.
  • Si adotta quando il nome non indica genericamente qualcosa.
  • Si adotta quando il nome indica genericamente qualcosa.
  • Si adotta per riferirsi a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti.

Per cosa si adotta l’articolo partitivo?

  • Si adotta per non indicare una quantità indefinita di un totale.
  • Si adotta per indicare una quantità indefinita di un totale.
  • Si adotta per riferirsi a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti.
  • Si adotta quando il nome indica genericamente qualcosa.

Da cosa è composta una congiunzione composta?

  • Dalla fusione di più parole.
  • Dalla fusione di più fonemi.
  • Da un insieme di due o tre parole.
  • Da una sola parola.

Da cosa è composta una locuzione congiuntiva?

  • Da una sola parola.
  • Da un insieme di due o tre parole.
  • Da un insieme di due o tre fonemi.
  • Dalla fusione di più parole.

Da cosa è composta una congiunzione semplice?

  • Da un insieme di due o tre parole.
  • Da un solo fonema.
  • Dalla fusione di più parole.
  • Da una sola parola.

Cosa si fa attraverso una perifrasi?

  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.
  • Si attribuisce un aggettivo a un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • Si usa un “giro di parole” per non incorrere in ripetizioni, espressioni troppo forti o espressioni sconvenienti.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.

Cosa si fa attraverso un’allegoria?

  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.
  • Si attribuisce un aggettivo a un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • Si accostano parole indicanti sensazioni appartenenti a sensi diversi.

Cosa si fa attraverso una sinestesia?

  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.
  • Si accostano parole indicanti sensazioni appartenenti a sensi diversi.
  • Si attribuisce un aggettivo a un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.

Cosa si fa attraverso una metonimia?

  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito.
  • Si attribuisce un aggettivo a un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • Si indica una cosa non con il termine appropriato, ma con un altro termine che ha con il primo un rapporto di contiguità quantitativa.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.

Cosa si fa attraverso un iperbole?

  • Si attribuisce un aggettivo o un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • Si accostano parole indicanti sensazioni appartenenti a sensi diversi.
  • Si fa un’esagerazione di quello che viene espresso da un determinato concetto.
  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.

Cosa si fa attraverso un ossimoro?

  • Si fa l’associazione non consueta di due termini logicamente incompatibili.
  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.
  • Si attribuisce un aggettivo o un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.

Cosa si fa attraverso un ipallage?

  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.
  • Si attribuisce un aggettivo o un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.
  • Si accostano parole indicanti sensazioni appartenenti a sensi diversi.

Cosa si fa attraverso un litote?

  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.
  • Si attribuisce un aggettivo o un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • Si sostiene un concetto non direttamente, ma negandone il suo contrario.
  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.

Cosa si fa attraverso una metafora?

  • Il significato di un termine, di una frase o di un intero testo rimanda a un significato non esplicito che è più profondo.
  • È il confronto di immagini o situazioni prive di un legame logico.
  • Si attribuisce un aggettivo o un sostantivo diverso da quello a cui andrebbe attribuito.
  • Si associano due parole che appartengono a due distinti campi semantici, ma condividono una piccola parte di significato.

Cosa sono gli atti linguistici?

  • Sono i fonemi contenuti in un messaggio.
  • Sono i morfemi contenuti in un messaggio.
  • Sono le funzioni che un messaggio non può avere.
  • Sono le funzioni che un messaggio può avere.

Cosa indica l’abilità pragmatica di scelta del codice o del registro della conversazione?

  • L’abilità di dare inizio al discorso, di rispondere, continuare o variare l’argomento, rispettare i turni di comunicazione, di fornire ripetizioni o riformulazioni, costruire un discorso ben organizzato.
  • Indica l’abilità di parlare di un oggetto o evento esterno dopo averlo identificato e dopo aver creato un legame fra l’aspetto linguistico e l’aspetto situazionale in cui avviene la comunicazione.
  • L’abilità di adeguare lo stile di comunicazione alle caratteristiche dell’ascoltatore e del contesto in cui è inserita la conversazione.
  • L’abilità di integrare le informazioni sulla base di dati incompleti o insufficienti con informazioni che fanno parte delle conoscenze personali.

Cosa indica l’abilità pragmatica di narrazione e comunicazione referenziale?

  • L’abilità di integrare le informazioni sulla base di dati incompleti o insufficienti che fanno parte delle conoscenze personali.
  • L’abilità di dare inizio al discorso, di rispondere, continuare o variare l’argomento, rispettare i turni di comunicazione, di fornire ripetizioni o riformulazioni, costruire un discorso ben organizzato.
  • L’abilità di adeguare lo stile di comunicazione alle caratteristiche dell’ascoltatore e del contesto in cui avviene la conversazione.
  • Indica l’abilità di parlare di un oggetto o evento esterno dopo averlo identificato e dopo aver creato un legame fra l’aspetto linguistico e l’aspetto situazionale in cui avviene la comunicazione.

Cosa postula la Templatic Phonology per quanto riguarda l’acquisizione fonologica del bambino?

  • Una volta che il bambino ha acquisito tra le 50 e le 100 parole, inizia ad organizzare la sua produzione intorno a dei “template”.
  • Il bambino deve imparare quali regole devono essere abbandonate per avvicinarsi alla fonologia degli adulti.
  • Durante lo sviluppo, avviene l’eliminazione dei processi che non sono necessari in una determinata lingua o che sono in contrasto con altri processi.
  • Sulla forma superficiale, operano dei vincoli universali in competizione tra loro, a cui viene inizialmente assegnata una priorità diversa, con l’esposizione alla lingua inizia a riordinare la priorità dei vincoli.

Cosa postula la Whole-word Phonology per quanto riguarda l’acquisizione fonologica del bambino?

  • Sulla forma superficiale, operano dei vincoli universali in competizione tra loro, a cui viene inizialmente assegnata una priorità diversa, con l’esposizione alla lingua inizia a riordinare la priorità dei vincoli.
  • I bambini non imparano i suoni, ma le parole.
  • Il bambino deve imparare quali regole devono essere abbandonate per avvicinarsi alla fonologia degli adulti.
  • Durante lo sviluppo, avviene l’eliminazione dei processi che non sono necessari in una determinata lingua o che sono in contrasto con altri processi.

Cosa postula la Generative Phonology per quanto riguarda l’acquisizione fonologica del bambino?

  • Il bambino deve imparare quali regole devono essere abbandonate per avvicinarsi alla fonologia degli adulti.
  • I bambini non imparano i suoni, ma le parole.
  • Durante lo sviluppo, avviene l’eliminazione dei processi che non sono necessari in una determinata lingua o che sono in contrasto con altri processi.
  • Sulla forma superficiale, operano dei vincoli universali in competizione tra loro, a cui viene inizialmente assegnata una priorità diversa, con l’esposizione alla lingua inizia a riordinare la priorità dei vincoli.

Cosa postula la Natural Phonology per quanto riguarda l’acquisizione fonologica del bambino?

  • Il bambino deve imparare quali regole devono essere abbandonate per avvicinarsi alla fonologia degli adulti.
  • Durante lo sviluppo, avviene l’eliminazione dei processi che non sono necessari in una determinata lingua o che sono in contrasto con altri processi.
  • I bambini non imparano i suoni, ma le parole.
  • Sulla forma superficiale, operano dei vincoli universali in competizione tra loro, a cui viene inizialmente assegnata una priorità diversa, con l’esposizione alla lingua inizia a riordinare la priorità dei vincoli.

Che tipo di funzione hanno le informazioni sulle relazioni semantiche intrinseche?

  • Permettono di collegare l’unità lessicale ai referenti del mondo reale.
  • Specificano le relazioni di associazione, che non derivano da caratteristiche intrinseche ma da fattori collegati a specifiche conoscenze enciclopediche e socio-culturali.
  • Specificano come le unità lessicali sono collegate tra loro.
  • Permettono di creare una rappresentazione mentale dell’unità lessicale.

Che tipo di funzione hanno le informazioni sulle relazioni semantiche non intrinseche?

  • Permettono di collegare l’unità lessicale ai referenti del mondo reale.
  • Specificano le relazioni di associazione, che non derivano da caratteristiche intrinseche ma da fattori collegati a specifiche conoscenze enciclopediche e socio-culturali.
  • Specificano come le unità lessicali sono collegate tra loro.
  • Permettono di creare una rappresentazione mentale dell’unità lessicale.

Che tipo di funzione hanno le informazioni sulle estensioni?

  • Specificano le relazioni di associazione, che non derivano da caratteristiche intrinseche ma da fattori collegati a specifiche conoscenze enciclopediche e socio-culturali.
  • Permettono di creare una rappresentazione mentale dell’unità lessicale.
  • Permettono di collegare l’unità lessicale ai referenti del mondo reale.
  • Specificano come le unità lessicali sono collegate tra loro.

Che tipo di funzione hanno le informazioni sulle intenzioni?

  • Specificano le relazioni di associazione, che non derivano da caratteristiche intrinseche ma da fattori collegati a specifiche conoscenze enciclopediche e socio-culturali.
  • Specificano come le unità lessicali sono collegate tra loro.
  • Permettono di creare una rappresentazione mentale dell’unità lessicale.
  • Permettono di collegare l’unità lessicale ai referenti del mondo reale.

Per quanto riguarda l’apprendimento del significato, in cosa consiste la prima mappatura (Levinson)?

  • Consiste nel non accoppiare entità fonologiche conosciute e specifiche per la lingua con entità semantiche sconosciute.
  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute e specifiche per la lingua con entità semantiche conosciute.
  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute con significati specifici per la lingua, che derivano da concetti non universali.
  • Consiste nel non accoppiare entità fonologiche conosciute con significati specifici per la lingua, che derivano da concetti non universali.

Per quanto riguarda l’apprendimento del significato, in cosa consiste la seconda mappatura (Levinson)?

  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute e specifiche per la lingua con entità semantiche conosciute.
  • Consiste nel non accoppiare entità fonologiche conosciute con entità semantiche conosciute.
  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute con significati specifici per la lingua, che derivano da concetti non universali.
  • Consiste nel non accoppiare entità fonologiche conosciute con significati specifici per la lingua, che derivano da concetti non universali.

Per quanto riguarda l’apprendimento del significato, in cosa consiste la terza mappatura (Levinson)?

  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute e specifiche per la lingua con entità semantiche conosciute.
  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute con significati specifici per la lingua, che derivano da concetti non universali.
  • Consiste nel non accoppiare entità fonologiche conosciute con significati specifici per la lingua, che derivano da concetti non universali.
  • Consiste nell’accoppiare entità fonologiche conosciute con entità semantiche sconosciute.

In cosa consiste il deficit lessicale denominato anomia?

  • Capacità di reperire una parola durante compiti di denominazione o durante l’espressione verbale.
  • Sostituzione della parola che intende produrre con una frase che descrive l’oggetto da denominare o la sua funzione.
  • Parola appropriata nel contesto ma semanticamente vicina alla parola target.
  • Incapacità di reperire una parola durante compiti di denominazione o durante l’espressione verbale.

Cos’è l’aprassia verbale nei bambini con DSL?

  • Hanno difficoltà a livello articolatorio, fonologico e morfosintattico sia in produzione che in comprensione.
  • Deficit nella coordinazione di movimenti muscolari.
  • Dimostrano una competenza sintattica inferiore se confrontati con bambini della stessa età.
  • Presentano un importante deficit di comprensione, un eloquio che non è fluente, un deficit a livello articolatorio.

Cos’è il disturbo di tipo lessicale e sintattico nei bambini con DSL?

  • Dimostrano una competenza sintattica inferiore se confrontati con bambini della stessa età.
  • Hanno difficoltà a livello articolatorio, fonologico e morfosintattico sia in produzione che in comprensione.
  • Presentano un importante deficit di comprensione, un eloquio che non è fluente, un deficit a livello articolatorio.
  • Deficit nella coordinazione di movimenti muscolari.

Cos’è il disturbo di tipo fonologico e sintattico nei bambini con DSL?

  • Presentano un importante deficit di comprensione, un eloquio che non è fluente, un deficit a livello articolatorio.
  • Dimostrano una competenza sintattica inferiore se confrontati con bambini della stessa età.
  • Hanno difficoltà a livello articolatorio, fonologico e morfosintattico sia in produzione che in comprensione.
  • Deficit nella coordinazione di movimenti muscolari.

Cos’è il disturbo della pianificazione fonologica nei bambini con DSL?

  • Hanno difficoltà a livello articolatorio, fonologico e morfosintattico sia in produzione che in comprensione.
  • Deficit nella coordinazione di movimenti muscolari.
  • Presentano un importante deficit di comprensione, un eloquio che non è fluente, un deficit a livello articolatorio.
  • Dimostrano una competenza sintattica inferiore se confrontati con bambini della stessa età.

Cos’è la dislessia alfabetica?

  • Il bambino non mostra conoscenze ortografiche, fonologiche, olistiche.
  • Il bambino non ha un vocabolario lessicale, legge solo recuperando il fonema associato al grafema, la lettura è estremamente lenta.
  • Il bambino non riconosce la regolarità della propria lingua, non esegue la conversione grafema-fonema più semplice.
  • Il bambino non discrimina le lettere, non esegue la conversione grafema-fonema, riconosce parole molto frequenti.

Cos’è la dislessia ortografica?

  • Il bambino non discrimina le lettere, non esegue la conversione grafema-fonema, riconosce parole molto frequenti.
  • Il bambino non riconosce la regolarità della propria lingua, non esegue la conversione grafema-fonema più semplice.
  • Il bambino non mostra conoscenze ortografiche, fonologiche, olistiche.
  • Il bambino non ha un vocabolario lessicale, legge solo recuperando il fonema associato al grafema, la lettura è estremamente lenta.

Cos’è la dislessia logografica?

  • Il bambino non discrimina le lettere, non esegue la conversione grafema-fonema, riconosce parole molto frequenti.
  • Il bambino non riconosce la regolarità della propria lingua, non esegue la conversione grafema-fonema più semplice.
  • Il bambino non ha un vocabolario lessicale, legge solo recuperando il fonema associato al grafema, la lettura è estremamente lenta.
  • Il bambino non mostra conoscenze ortografiche, fonologiche, olistiche.

Cos’è la variazione diamesica?

  • Variazione in base al mezzo attraverso cui la lingua viene trasmessa.
  • Variazione in base al territorio in cui la variazione viene adottata.
  • Variazione in base alle caratteristiche sociali che contraddistinguono parlanti.
  • Variazione in base alla situazione comunicativa.

Cos’è la variazione diafasica?

  • Variazione in base al mezzo attraverso cui la lingua viene trasmessa.
  • Variazione in base al territorio in cui la variazione viene adottata.
  • Variazione in base alla situazione comunicativa.
  • Variazione in base alle caratteristiche sociali che contraddistinguono parlanti.

Cos’è la variazione diatopica?

  • Variazione in base al territorio in cui la variazione viene adottata.
  • Variazione in base alla situazione comunicativa.
  • Variazione in base alle caratteristiche sociali che contraddistinguono parlanti.
  • Variazione in base al mezzo attraverso cui la lingua viene trasmessa.

Cos’è l’influsso di adstrato?

  • Una lingua cerca di imporsi su un’altra senza successo.
  • Una lingua che ne influenza un’altra senza che una delle due finisca per scomparire.
  • Una lingua non più parlata su un determinato territorio che, prima di scomparire, ha influenzato la lingua da cui è stata soppiantata.

Cos’è l’influsso di superstrato?

  • Una lingua cerca di imporsi su un’altra senza successo.
  • Una lingua che ne influenza un’altra senza che una delle due finisca per scomparire.
  • Una lingua non più parlata su un determinato territorio che, prima di scomparire, ha influenzato la lingua da cui è stata soppiantata.

Cos’è l’influsso di sostrato?

  • Una lingua che ne influenza un’altra senza che una delle due finisca per scomparire.
  • Una lingua cerca di imporsi su un’altra senza successo.
  • Una lingua non più parlata su un determinato territorio che, prima di scomparire, non ha influenzato la lingua da cui è stata soppiantata.

Cos’è la variazione diastratica?

  • Variazione in base al territorio in cui la variazione viene adottata.
  • Variazione in base al mezzo attraverso cui la lingua viene trasmessa.
  • Variazione in base alle caratteristiche sociali che contraddistinguono parlanti.
  • Variazione in base alla situazione comunicativa.

Dove sono diffuse oggi le lingue neolatine?

  • Europa centrale e settentrionale
  • Europa orientale
  • Europa occidentale e centro meridionale
  • Europa nordoccidentale

Dove sono diffuse oggi le lingue germaniche?

  • Europa nordoccidentale
  • Europa orientale
  • Europa occidentale e centro meridionale
  • Europa centrale e settentrionale

Dove sono diffuse oggi le lingue celtiche?

  • Europa nordoccidentale
  • Europa orientale
  • Europa occidentale e centro meridionale
  • Europa centrale e settentrionale

Dove sono diffuse oggi le lingue slave?

  • Europa orientale
  • Europa nordoccidentale
  • Europa occidentale e centro meridionale
  • Europa centrale e settentrionale

Cosa s’intende con l’attributo codificato in relazione all’Italiano standard?

  • Utilizzata dalle classi sociali più agiate.
  • Modello unitario utilizzato dalla comunità in tutto il territorio in cui vive.
  • Regole riconosciute e rispettate dalla comunità, che sono tramandate dalle grammatiche e controllate da istituzioni nazionali.
  • Possiede tutte le risorse linguistiche per trattare tutti gli argomenti inclusi quelli astratti.

Cosa s’intende con l’attributo sovraregionale in relazione all’Italiano standard?

  • Modello unitario utilizzato dalla comunità in tutto il territorio in cui vive.
  • Utilizzata dalle classi sociali più agiate.
  • Possiede tutte le risorse linguistiche per trattare tutti gli argomenti inclusi quelli astratti.
  • Regole riconosciute e rispettate dalla comunità, che sono tramandate dalle grammatiche e controllate da istituzioni nazionali.

Cosa s’intende con l’attributo elaborato in relazione all’Italiano standard?

  • Regole riconosciute e rispettate dalla comunità, che sono tramandate dalle grammatiche e controllate da istituzioni nazionali.
  • Modello unitario utilizzato dalla comunità in tutto il territorio in cui vive.
  • Possiede tutte le risorse linguistiche per trattare tutti gli argomenti inclusi quelli astratti.
  • Utilizzata dalle classi sociali più agiate.

Cosa s’intende con l’attributo proprio dei ceti alti in relazione all’Italiano standard?

  • Regole riconosciute e rispettate dalla comunità, che sono tramandate dalle grammatiche e controllate da istituzioni nazionali.
  • Possiede tutte le risorse linguistiche per trattare tutti gli argomenti inclusi quelli astratti.
  • Modello unitario utilizzato dalla comunità in tutto il territorio in cui vive.
  • Utilizzata dalle classi sociali più agiate.

Cosa s’intende con l’attributo invariante in relazione all’Italiano standard?

  • Possiede tutte le risorse linguistiche per trattare tutti gli argomenti inclusi quelli astratti.
  • Regole riconosciute e rispettate dalla comunità, che sono tramandate dalle grammatiche e controllate da istituzioni nazionali.
  • Proprietà di essere stabile.
  • Modello unitario utilizzato dalla comunità in tutto il territorio in cui vive.

Cosa s’intende con l’attributo scritto in relazione all’Italiano standard?

  • Modello unitario utilizzato dalla comunità in tutto il territorio in cui vive.
  • Regole riconosciute e rispettate dalla comunità, che sono tramandate dalle grammatiche e controllate da istituzioni nazionali.
  • Caratterizzato da una tradizione scritta letteraria.
  • Possiede tutte le risorse linguistiche per trattare tutti gli argomenti inclusi quelli astratti.
Torna in alto