Il liceo del Made in Italy è un fiasco della ridicola idea meloniana di creare un’egemonia culturale di destra. Sì, perché il Made in Italy è roba del suo sacco. Forte del diplomino dell’Istituto alberghiero, immaginava di essere all’altezza del filosofo Giovanni Gentile, ideatore dell’assetto che la scuola ha più o meno mantenuto fino a oggi.
Il progetto del Flop in Italy, pardon Made in Italy, fu messo in piedi in un attimo dallo zelante ministro dell’istruzione. Ebbene, a tale risibile e inutile scuola si sono iscritti in tutta Italia 375 studenti su 468.750, cioè lo 0,08% dei liceali. Sono stati creati 92 licei, con una media di 4 alunni per liceo, dicasi quattro.
Un fiasco bruciante, come tutte le idee Made in Meloni: veda l’Assegno d’inclusione al posto del Reddito di cittadinanza, il blocco navale dei migranti, il Piano Mattei per l’Africa. Per l’Assegno i corsi di formazione risultano desaparecidos. Il blocco navale, nemmeno a parlarne. Il Piano Mattei è sprofondato nel ridicolo quando i leader africani, venuti a Roma, hanno scoperto che il progetto prevedeva 5 miliardi di euro in 5 anni. Diviso 1,4 miliardi di abitanti dell’Africa, fa circa mezzo caffè l’anno a testa. La stupidità della cosa è lampante. E così i leader africani se ne sono andati via svillaneggiando il governo italiano.
È chiaro che il bluff chiamato Meloni contiene presunzioni e limiti culturali che saranno la sua rovina e purtroppo anche la nostra.
La Notizia, 17 settembre 2024