Rivelazioni.
“Matteotti, la svolta di Meloni: ‘Uomo coraggioso ucciso da una squadraccia fascista’” (Stampa, 31.5). “Matteotti, il ricordo di Meloni: ‘Ucciso da squadristi fascisti’” (Corriere della sera, 31.5). “Giorgia rompe il vecchio tabù: ‘Matteotti ucciso dai fascisti’” (Unità, 31.5).
Crolla la pista del suicidio.
Grandi occasioni.
“Renzi: ‘Meloni ha perso l’occasione di berlusconizzarsi’” (Repubblica, 20.5).
No, è che al tuo confronto è una dilettante.
La lingua di Rep.
“A Salvini piace Trump, Putin e Kim” (Francesco Merlo, Repubblica, 2.6).
“Neumann non teme mai di confrontarsi con quell’incertezza che in matematica e in fisica sono diventate fondamentali” (Chiara Valerio, Robinson-Repubblica, 2.6).
Ma niente niente hanno abolito il plurale?
Tutto d’un prezzo/1.
“Notte serena, Amici. Oggi non c’è un cazzo da festeggiare” (Matteo Salvini, segretario Lega, 2.6.13).
“Buona Festa della Repubblica a tutti gli italiani. Difendiamo i valori, le tradizioni e l’unicità di questo straordinario Paese, con orgoglio” (Salvini, 2.6.24).
Orgoglio un cazzo.
Tutto d’un prezzo/2.
“Parecchi ingegneri dicono che il ponte sullo Stretto non sta in piedi. Oggi il 90% delle ferrovie in Sicilia è a binario unico e metà dei treni viaggia a gasolio. Quindi non vorrei spendere qualche miliardo per un ponte in mezzo al mare: quei soldi usiamoli per sistemare le scuole” (Salvini, La7, 1.10.16).
“Toninelli e Elly (che bella coppia) dicono che il Ponte non serve e che il traghetto tra Sicilia e Calabria è comodissimo? No grazie” (Salvini, 31.5.24).
Salvini, Toninelli e Elly: che bel trio.
Il ministro Mezzolitro.
“Per principio non commento mai quello che scrive il Fatto. Ed è la cosa che lo irrita di più” (Carlo Nordio, ministro FdI della Giustizia, Giornale, 1.6).
Come disse Borrelli a un altro Guardagingilli, mai dare interviste “a un’ora pericolosamente tarda del pomeriggio”.
De Cavolatis.
“Veronica De Romanis: ‘Il via libera ai 200 miliardi del Recovery non è stata una vittoria del governo Conte. Disastrosa la decisione di incassare l’intera quota di prestiti” (Stampa, 28.5).
Infatti lei rompe da quattro anni per prendere pure i 36 miliardi di prestiti del Mes.
Compagni che cercano.
“Piero Fassino disse che papà aveva cercato la bella morte per sfuggire allo scacco matto di Craxi” (Maria Berlinguer, Venerdì di Repubblica, 31.5).
C’è chi cerca la bella morte e chi cerca uno Chanel al duty free.
M’’è scappato un pro.
“Avanti sul premierato, la sinistra contro mi fa orrore” (Maria Elisabetta Casellati, FI, ministra Riforme, Corriere della sera, 2.6).
Oh no, e ora come facciamo?
La pulce cocchiera.
“Vorrei la maggioranza Mario” (Matteo Renzi, senatore Iv, Corriere della sera, 1.6).
Ora i suoi elettori li chiama per nome, tanto li conosce tutti.
Come S’ofri.
“Tutti gli altri gridano all’escalation, giurano ‘noi no, mai!’, intitolano a piena pagina che Stoltenberg ha dichiarato la Terza guerra mondiale (Travaglio: ogni buffone è il suo buffone)” (Adriano Sofri, Foglio, 31.5).
Tranquillo: quando appalteremo i nostri titoli agli assassini, faremo un fischio a te e a Chico.
Quando c’era lui.
“Purtroppo, lei non paga un abbonamento, ma una tassa, anzi un balzello. Chi pagherebbe la bolletta a un acquedotto sforacchiato, fatiscente e maleodorante?” (Francesco Merlo, Repubblica, 31.5).
Il famoso acquedotto sforacchiato e maleodorante che ai bei tempi di Renzi pagava 240 mila euro all’anno a Francesco Merlo per una fantomatica “consulenza”.
Il titolo della settimana/1.
“Amato: ‘L’intelligenza artificiale produce fake news quasi come i politici in campagna elettorale’” (Stampa, 1.6).
Quindi mai come lui.
Il titolo della settimana/2.
“La rivelazione di Chico Forti: ‘Contatti con Meloni da quasi dieci anni’” (Giornale, 1.6).
Sono soddisfazioni.
Il titolo della settimana/3.
“Presa in Pakistan la madre di Saman: ‘Deve scontare l’ergastolo in Italia’” (Verità, 1.6).
La Meloni è già a Pratica di Mare per non organizzare il benvenuto.
Il titolo della settimana/4.
“La nuova corsa dell’ex magistrata Caterina Chinnici: ‘Io dal Pd a FI? Scelta di coerenza’” (Repubblica, 28.5).
È quel che dicono pur Dell’Utri e Cuffaro.
Il titolo della settimana/5.
“Ipotesi Letta al Consiglio europeo. La premier non metterebbe il veto” (Stampa, 28.5).
“La carta Letta al Consiglio Ue. Il report che ha convinto Meloni. Giorgia aveva espresso apprezzamento” (Stampa, 29.5).
Spingitori di Letta, unitevi alla famiglia Elkann.
Il titolo della settimana/6.
“L’imbarazzo di Schlein per Tarquinio, il ribelle pacifista” (Giornale, 30.5).
S’è candidato da solo a sua insaputa.
Il titolo della settimana/7.
“Carriere separate: si realizza l’idea di Falcone” (Messaggero, 30.5).
Che infatti fece prima il giudice e poi il pm.
Il titolo della settimana/8.
“Aspettando il referendum” (Francesco Bei, Repubblica, 30.5).
All’ombra di Mattarella. L’Italia che si prepara al No” (Marco Damilano, Domani, 30.5).
Quelli che nel 2016 erano per il Sì.
Il Fatto Quotidiano, 3 giugno 2024