L’espressione latina “aurea mediocritas” si traduce letteralmente in italiano come “dorata mediocrità”, ma per apprezzarne pienamente il significato è necessario immergersi nel contesto culturale e filosofico in cui è nata. Questa frase evocativa affonda le sue radici nella poesia dell’antica Roma, in particolare in quelle opere di Orazio, uno dei massimi lirici latini, che l’ha resa celebre nel suo “Carmina” (Odi, 2.10).
Nell’uso di Orazio, “aurea mediocritas” non denota una mediocrità nel senso di qualcosa di banale o inferiore; al contrario, rappresenta l’ideale di una vita moderata, una sorta di equilibrio armonioso fra gli eccessi. È un invito a cercare la felicità non nell’accumulo di ricchezze o nel conseguimento del potere, ma nel godimento dei piaceri semplici della vita, nella contentezza di ciò che si ha senza aspirare costantemente a più di quanto necessario.
Questa concezione si inserisce nella filosofia epicurea e stoica, entrambe molto influenti nella Roma di Orazio. Gli epicurei, per esempio, cercavano la felicità nell’assenza di dolore (aponia) e nell’equilibrio dei desideri, limitandosi a quelli naturali e necessari. Gli stoici, d’altro canto, enfatizzavano l’importanza della virtù e del controllo di sé come strada per raggiungere una vita buona, in armonia con la natura e i suoi cicli.
Il concetto di “aurea mediocritas” può essere visto come un antidoto alla brama incessante di successo materiale che spesso caratterizza la società, suggerendo invece che una vita piena e soddisfacente può essere trovata nel mantenimento di un equilibrio e nell’apprezzamento delle gioie semplici. È un richiamo alla saggezza di vivere una vita misurata, lontano dagli eccessi di ricchezza e povertà, di desiderio e privazione.
Oggi, l’idea di “aurea mediocritas” può ancora offrire una prospettiva preziosa. Nel mondo moderno, dove la ricerca della massimizzazione e dell’eccesso sembra spesso prevalere, ricordare l’importanza dell’equilibrio, della moderazione e della gratitudine per ciò che abbiamo può essere un potente promemoria per ricercare una vita veramente ricca e significativa.