Ferie di marzo.
“Sui temi geopolitici, sulla politica estera, io mi sento più vicino a Giorgia Meloni che è molto netta e chiara sull’Ucraina piuttosto che a Giuseppe Conte. Questa è una cosa scandalosa che ti ho appena detto” (Paolo Virzì, Piazzapulita, La7, 21.3).
“La verità è che voi intellettuali nun ce state a capì più un cazzo, ma da mo’!” (Ennio Fantastichini, Ferie d’agosto di Paolo Virzì, 1996).
Matrioska.
“I prof: basta cattivi maestri” (Giornale, 22.3).
I maestri: basta cattivi bidelli.
Crioterapia.
“La scelta della premier di contenere l’impatto. Il gelo del Quirinale” (Corriere della sera, 19.3).
E niente: ormai Mattarella entra ed esce dal freezer ogni paio d’ore.
Scambio di persona.
“Maxisequestro ai coniugi Dell’Utri: ‘Non dichiarati 42 milioni’. I pm: quei soldi furono versati per pagare il silenzio dell’ex senatore. Il legame con le indagini sulle stragi” (Corriere della sera, 22.3).
“Silvio e la mafia: per i giudici erano tutte bugie. Smontate le tesi di Travaglio” (Libero, 22.3).
Mangano e Dell’Utri stavano a casa mia.
Ha stato Putin.
“Il gioco sporco russo sulle foto di Giorgia. I media vicini a Putin pronti a usare gli scatti della premier per darle della guerrafondaia. L’allarme degli 007” (Giornale, 23.3).
Non è lei che fa le faccette: è Putin che la dipinge così.
Boccaloni.
“Mi ha sorpreso di più il sostegno di Calenda a Bardi in Basilicata rispetto a quello di Renzi. Calenda era molto innamorato del Pd, è sempre stato nel campo del centrosinistra e sono convinto che ci tornerà” (Graziano Delrio, senatore Pd, Un giorno da pecora, Rai Radio 1, 19.3).
Ci si domandava giusto se esistesse ancora qualche boccalone che prende sul serio Calenda.
Sempre più Chiara.
“Credo che la fiducia unisca le persone. E di fiducia ognuno ha la sua. Credo, visto che ha citato Natalia Ginzburg che mi pare non abbia scritto altro – non essendoci altro da scrivere – che l’amore è la cosa che più di tutti dà regole, declamate, dichiarate, promesse, supposte e taciute. Perciò l’amore è difficilissimo. Il vincolo è bellissimo in fisica, senza vincoli praticamente non ci saremmo ingegnati per descrivere i moti nostri, e dei pianeti. Il vincolo è un’occasione. Dunque, ha a che fare con l’amore” (Chiara Valerio, Stampa, 14.3).
Ma infatti.
Ascolti.
“Il Papa ai vertici Rai: ‘Non bisogna inseguire gli ascolti’” (Giornale, 24.3).
I vertici Rai: “Ascolti? Ma quando mai”.
Come no.
“Istituzioni e apparati ucraini ripudiano il terrorismo” (Mychailo Podolyak, consigliere di Zelensky, Repubblica, 24.3).
“In questi due anni e mezzo Kiev è stata e resta estranea a ogni logica terroristica” (Marco Minniti, Repubblica, 24.3).
E Darya Dugina s’è suicidata a Mosca facendosi esplodere con un’autobomba.
Grasso che scopre.
“ ‘Caro Marziano’ getta ombre sinistre sulla strage di Capaci… Particolari inquietanti come se nei preparativi all’attentato vi fossero uomini estranei alla mafia” (Aldo Grasso, Corriere della sera, 18.3).
Ma non mi dire.
Amo vinto.
“No, la Russia non ha già vinto. Dall’inizio del 2023 Mosca ha conquistato lo 0,2% del territorio ucraino che controlla. Ad Adviivka lo sfondamento annunciato non c’è stato e i russi non sono in vantaggio numerico” (Cecilia Sala, Foglio, 20.3).
“ ‘Questa è la nostra via d’uscita’. Così l’Ucraina sta iniziando a prodursi le armi da sola” (Foglio, 22.3).
Bene, quindi gli ucraini possono restituirci le nostre armi.
Il vice-papa.
“La guerra e la posizione della Chiesa. Le parole di papa Bergoglio perdono ogni valore e diventano inaccettabili” (Stefano Passigli, Corriere della sera, 22.3).
Ma pure ‘sto Papa: parla e non chiede il permesso a Passigli?
Quarto pelo.
“Renzi: ‘Io picchio a destra e a sinistra. Alle Europee per il quarto posto” (Stampa, 20.3).
Se sono in quattro, ce la può fare.
Il titolo della settimana/1.
“Le elezioni presidenziali in Russia. In coda, aspettando la fine di Putin” (Repubblica, 18.3).
Aspetta e spera.
Il titolo della settimana/2.
“Patto Italia-Egitto contro l’invasione” (Giornale, 18.3).
Le cavallette?
Il titolo della settimana/3.
“I droni su casa Elkann non sono giornalismo, ma un’intromissione”, “Privacy perduta. Il Garante apre un’istruttoria sui droni inviati a casa Elkann” (Stampa, 18 e 19.3).
“’Superato ogni limite, la dimora privata è inviolabile: questo caso servirà da monito’” (Repubblica, 19.3).
Ma non è che per caso Repubblica e Stampa hanno qualcosa a che fare con gli Elkann?
Il titolo della settimana/3.
“Concerti saltati, articoli rimossi. La censura anti israeliana dall’Eurovision ad Amos Oz. ‘Come se il Paese fosse radioattivo’” (Corriere della sera, 18.3).
O come se fosse la Russia.
Il titolo della settimana/4.
“Riformisti ed europeisti, oggi l’incontro decisivo. Il sostegno di Beppe Sala” (Riformista, 19.3).
Sono soddisfazioni.
Il titolo della settimana/5.
“ ‘Troppi straordinari’: il maggiordomo fa causa a Pier Silvio” (Stampa, 20.3).
Ma chi, Vespa?
Il titolo della settimana/6.
“Fondi europei per le armi, Gentiloni: bisogna sbrigarsi” (Messaggero, 19.3).
A cacciarli tutti.
Il Fatto Quotidiano, 25 marzo 2024