Un uomo perbene

Massimo sostegno ad Alessandro e a Schierarsi e grandissima speranza e fiducia che nel 2027, o prima in caso di elezioni anticipate, si possa riportare la sua voce all'interno delle istituzioni.

Mi rivolgo a quei babbei renziani, tabacciani e cirini pomicini che spesso commentano i miei post per “disturbare” la verità.

Con me non attacca. E sono pure parecchio presuntuoso. Se volete commentare per confrontarvi o dare un parere diverso sui fatti che riporto, lo dovete fare con cognizione di causa e dati, altrimenti vi perculo facile e non apro alcun dibattito.

Personalmente sostengo Alessandro Di Battista da quando è nato politicamente.

Perché è un Uomo perbene, senza peli sulla lingua, coerente e trasparente. E sin dal primo giorno che ho “scommesso” umanamente su di lui non mi sono mai pentito in quanto mi rivedo caratterialmente e ho imparato tantissimo su come si deve intraprendere un’azione di informazione o di controinformazione sensata. Oltre a ritenerlo un amico sincero.

Alessandro da due anni a questa parte sta semplicemente riportando fatti incontrovertibili in giro per il Paese con Schierarsi, in teatro di sua sponte e in tv quando viene invitato per esprimere in pochissimi minuti il suo punto di vista.

Ve ne riassumo qualcuno.

Primo.

Pochi mesi dopo l’insediamento di meloni, casualmente l’economia italiana ha cominciato a collassare (industria e commercio in particolare, insieme al Pil) ma non si ricorda governo in passato così graziato dai media e in parte pure dall’opposizione su questo.

Secondo.

Il Parlamento Europeo ha regalato una delega in bianco a ursula von der armen, che senza alcun voto democratico potrà picconare il welfare per acquistare armi, in assenza di discussione sul futuro del nostro continente e sul ruolo della NATO.

Così si apre la strada ad una deriva pericolosa.

E segniamocela questa data – 12 marzo 2025 – perché è il giorno in cui il Parlamento europeo ha detto sì al piano di riarmo che farà felici solo i produttori di armi e i loro scagnozzi politici e mediatici; una giornata nefanda che prelude, ripeto, a un futuro d’incubo.

Terzo.

Sul voto sul riarmo di 800 miliardi di cucuzze, il Pd non si è spaccato, nessuno dei suoi europarlamentari ha detto no, ci sono stati 10 SÌ entusiasti e 11 NON SA/NON RISPONDE: von der armen e la sua cricca guerrafondaia hanno portato a casa il risultato, noi altra miseria etica ed economica.

E questo colossale riarmo che dissanguerà l’UE è fondato soprattutto sulle forniture USA, mettendoci ancor più in balia di trump e la sua gang che paradossalmente giorno dopo giorno si dimostrano ben più pericolosi di putin: dalla padella alla brace in modo demenziale.

Quarto.

Ha senso, a prezzo di perdita del welfare state e immiserimento generale, “difendere” un’Unione Europea che appoggia un genocidio (quello palestinese), non rispetta il voto popolare e si asservisce all’industria bellica?

No perché l’Occidente che si professa migliore degli altri, quanto peggiore e meno democratico è rispetto alla Russia del folle putin (ex amico intimo di berlusca)?

La differenza non si vede poi così tanto.

Quinto.

mattarella l’altro giorno ha individuato nella Russia la reincarnazione del Terzo Reich mentre in Europa si va costruendo il Quarto e non ha mai speso mezza parola per uno dei popoli più martoriati al mondo.

Dov’era quando l’altro giorno il vile netanyahu ha tagliato a oltre due milioni di civili i rifornimenti di energia elettrica in un luogo già disumanizzato dallo stesso?

E potrei continuare all’infinito, ma con certa gente ottusa non serve.

Quindi andiamo avanti su questa linea: massimo sostegno ad Alessandro e a Schierarsi e grandissima speranza e fiducia che nel 2027, o prima in caso di elezioni anticipate, si possa riportare la sua voce all’interno delle istituzioni. Magari anche con altri ragazzi e ragazze forgiati nel segno dell’onestà.

Per quanto mi riguarda farò il massimo affinché questo avvenga, perché 1 Di Battista, vale politicamente, umanamente, culturalmente ed eticamente 100mila renzi, 200mila calenda, 300 mila salvini, 400mila tajani e 1 milione di meloni.

Ed è l’unico che può riportare buona parte di quel 40% (50-60% per le Regionali) di aventi diritto al voto che ormai non si presenta più alle urne.

Basta con tutti questi affaristi proni ai massoni, agli evasori e al sistema oligarchico che paralizza da decenni la crescita di questo Paese.

Basta con tutti questi parolai che tolgono ogni possibilità di riscatto sociale ai nostri giovani e umiliano i nostri padri, le nostre madri e i nostri nonni.

Basta.

Salvatore Granata

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