Sardegna ostaggio della politica

La decadenza della Todde è il pretesto di uno scontro tra poteri, mentre i cittadini lottano per una vera democrazia. Intanto, l'informazione libera è sotto attacco.

di Mario Guerrini

La battaglia sulla decadenza della Governatrice della Sardegna. Si gioca sulla punta di diritto. Per questo, per mia incompetenza, non entro mai nel merito. Anche perché sono fioriti molti “giuristi-tifosi” che nei media offrono giudizi interessati. Non bisogna scordare che tutto nasce dall’insipienza politica. Con un guazzabuglio di norme che hanno creato questo disastro. La legge elettorale sarda è una vergogna assoluta. Che lascia fuori dalla rappresentatività una larga fetta di base popolare. Ed è causa del rifiuto di molti (troppi) ad andare a votare. Eppure nessuno ci mette rimedio.

Ora ci stanno provando i cittadini attraverso gruppi e piccole formazioni. Chiedendo la firma per costringere la classe politica a fare quello che dovrebbe fare di sua spontanea volontà. Ma non lo fa perché le norme che ha creato funzionano perfettamente per le logiche delle segreterie dei Partiti. Che sottraggono agli elettori la capacità di scegliere. Costringendoli a passare attraverso le forche caudine dei giochi di potere. È il segno del degrado di una classe dirigente che ha portato la Sardegna al collasso.

Ed il dissenso dell’informazione libera è colpito con arroganza. Come accaduto dieci giorni fa quando il Capo Gruppo del PD in Consiglio Regionale, Roberto Deriu, ha fatto riferimento, con fastidio, ad uno “scribacchino in pensione”. Una espressione offensiva rivolta verosimilmente alla mia persona ed al Mio Osservatorio. E sulla quale AssoStampa e Ordine dei Giornalisti, servilmente, hanno come consuetudine sorvolato. Anziché denunciare.

Lo scenario politico è allarmante. Perché non è sul terreno dell’ideologia e delle scuole politiche di pensiero che ci si scontra, ma semplicemente sugli interessi dei gruppi di potere. E proprio sulla decadenza della Todde il cdx dice: non sanno governare. Proprio loro, che nei 5 anni di reggenza Christian Solinas hanno visto i principali esponenti della loro genia politica pesantemente inquisiti per corruzione e tanto altro ancora. Qualcuno è persino finito in galera. E ora soffiano sul fuoco per riandare alle elezioni. Per proseguire su quel filone penale a loro tanto caro.

IL MIO OSSERVATORIO (6127)

 

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