di Piernicola Pedicini
Giuseppe Conte domani sarà a Strasburgo per protestare contro il piano RearmEu di Ursula Von Der Leyen al dibattito del Parlamento europeo sulle conclusioni del Consiglio.
Approvo pienamente questa decisione di Conte e del M5S che finalmente, sulla guerra, pare abbia preso la direzione giusta.
Mi aspetto anche delle scuse, però!
Perché la prima volta che incontrai Conte lui era a Bruxelles per convincerci di votare a favore di Von Der Leyen, ma io gli dissi che noi eravamo stati votati per essere contro questa gente.
Lui rispose che io avrei dovuto spiegare, alle persone che ci avevano votato, come funzionano questi meccanismi delle istituzioni.
Io gli dissi invece che avrebbe dovuto essere lui a spiegare, ai cittadini che ci avevano votato, il perché di questo improvviso cambio di posizione.
Io (insieme a Corrao e Damato) non votai per Von Der Leyen ma capite bene che da allora fui sempre più isolato, fino a quando Crimi e Di Maio non mi censurarono agli Stati Generali e poi cacciarono definitivamente dal M5S.
Dopo qualche anno proposi al parlamento europeo la sfiducia per Ursula Von Der Leyen.
Per farlo servivano le firme di 72 parlamentari e perciò chiesi anche ai miei ex colleghi del M5S.
Mi fu risposto che non potevano firmare perché Conte voleva preservare il suo buon rapporto con Von Der Leyen.
Oggi sono contento che, sebbene con estremo ritardo, Conte si sia pentito e finalmente abbia cambiato posizione.
Però io voglio le sue scuse.
Lo so, quelli del M5S non lo ammetteranno mai che avevo ragione, cominceranno a dire che era tutto diverso, che erano altri tempi… diranno anche che “io non sono nessuno… non sono neanche più parlamentare”… e tuttavia a me non interessa, io voglio quelle scuse!