L’Europa impantanata nei suoi teatrini mentre i russi avanzano su Pokrovsk

L'esercito UE bloccato a Tor Marancia per 23 migranti, mentre la burocrazia si inceppa tra litigi surreali e manovre folli. Intanto Putin avanza.

L’esercito europeo di Ursula von der Leyen si è riunito a Tor Marancia per combattere una battaglia importantissima a Pokrovsk contro l’esercito russo di Putin. I soldati dell’Unione europea stanno per partire, ma tutto si blocca all’improvviso per lo sbarco in Sicilia di 23 migranti africani. Meloni inizia a litigare con Macron che non vuole prenderne nemmeno uno. Per dirimere la controversia, nelle prossime settimane si riunirà il Parlamento europeo, poi si riunirà il Consiglio europeo, poi si riunirà il Consiglio dell’Unione europea, poi si riunirà la Corte di giustizia dell’Unione europea, poi si riunirà la Banca centrale europea, poi si riunirà la Corte dei conti dell’Unione europea, poi ci sarà un dibattito in parlamento dove Renzi proporrà di sciogliere il governo Meloni per sostituirlo con un governo che coinvolga Rifondazione comunista, ma soltanto dopo che abbia celebrato un congresso per cancellare la falce e il martello dal suo simbolo, e la milizia del Fascio Littorio di Tor Pignattara, ma dopo che abbia celebrato un congresso per rivedere il suo giudizio storico su Mussolini. Sarà una manovra parlamentare complessa, ma comunque frutto di una strategia politica molto raffinata. Nel frattempo, i soldati europei stazionano a Tor Marancia mentre i russi avanzano a Pokrovsk, però nessun problema perché poi l’esercito europeo risolve tutti i problemi degli italiani che non hanno il posto letto negli ospedali. Il mio nuovo editoriale: “Putin distruggerebbe l’Europa con le bombe atomiche”.

Alessandro Orsini

Torna in alto