Contrordine compagni!
Nonostante leggiamo accorati appelli di dirigenti sindacali CGIL contro l’adesione – che danno per pronunciata – della loro confederazione alla manifestazione dei Serrapiattisti del 15 marzo (convocata a sostegno della UE), nonostante articoli di Repubblica e del Manifesto che annunciano l’impegno dell’organizzazione guidata da Maurizio Landini, al momento non leggiamo comunicati ufficiali in merito, a differenza di CISL e UIL, che annunciano di stare nella piazza di Serra, di Calenda e di Scurati (che vuole ri-bellicizzare gli smidollati europei).
Se trapelano certe notizie e partono drammatiche prese di posizione interne ma non i comunicati, significa che dentro le stanze della maggiore confederazione sindacale c’è una discussione, probabilmente molto imbarazzata. Oggi Landini, di fronte al folle piano di Ursula Von Der Leyen ha subito cercato un freno a mano e l’ha trovato proprio a Bruxelles, dove partecipa all’esecutivo della Confederazione europea dei sindacati, fino a tuonare che “la priorità strategica dell’Europa non può essere la corsa al riarmo”. Gli EuroBond/EuroBomb di Ursula erano troppo anche per lui, mentre per il resto sulla UE punta le sue solite carte. Solo che – di questi tempi – volere la UE e lamentarsi che non abbia politiche per la pace è come andare in Giamaica e lamentarsi che non ci siano impianti sciistici.
Rimane da capire se prima del 15 marzo scioglierà l’ambiguità. Von der Landini o Ghandini?
Pino Cabras