Francesco Giorgino, un altro servo al servizio dei potenti

Un altra vergognosa "intervista" a Giorgia Meloni. I suoi elettori avranno sicuramente sbavato davanti al televisore anziché farsi due domande e cambiare prospettiva di pensiero.

Meloni è una che si mette in difficoltà da sola. Lo ha ampiamente dimostrato e chi non se ne ancora accorto o fa finta di nulla è in mala fede. Tertium non datur.

E allora quale migliore occasione per il Servizio Pubblico per metterla alle strette e mostrarla al grande pubblico in tutta la sua incompetenza?

Quindi andiamo su Rai 1, l’altra sera, nel programma XXI secolo di Francesco Giorgino.

Servivano domande scomode, ma neanche, domande oggettive, obiettive, che ricercassaro la verità.

E servivano per incalzare Meloni sulle scelte (scellerate) del suo governo, sulle promesse non mantenute e sulle bugie pronunciate in qualsiasi luogo, televisivo, istituzionale e perfino da bar.

E invece le migliori domande che è riuscito a partorire il giornalista che paghiamo noi comuni mortali sono state:

– “Presidente, due domande personali. Tranquilla, non la metterò in difficoltà. Ha un inglese fluently, ha visitato tanti Paesi, dove andrebbe in vacanza per piacere?”.
– “Ha seguito Sanremo?”.
– “Simone Cristicchi ha detto di aver messo d’accordo lei ed Elly Schlein: è vero?”.

Cioè ci rendiamo conto? Possiamo pagare il canone per sentire dipendenza, acriticità, salamelecchi e genuflessioni verbali in pieno stile vespiano?

La Meloni già non si presenta mai a riferire in Parlamento, non si sottopone al contraddittorio, non risponde alle opposizioni, non si lascia incalzare dai giornalisti indipendenti.

Per non parlare delle sue conferenze stampa: una volta all’anno, meno del prode Draghi, giusto per dovere. Dove spesso non ha tempo e parla di tacchi, nani e giare.

E in televisione, uno tra i mezzi d’informazione più potenti, il tenore delle domande è quello di cui sopra.
Telemeloni non esiste. Ok. Non esiste.

Ma di sicuro non dovrebbe esistere la perenne presa per il culo dei cittadini perbene, che preferiscono cambiare canale, non seguire, mentre tantissimi elettori meloniani sbavano davanti al televisore anziché farsi due domande e cambiare prospettiva di pensiero.

Vabbè.

Salvatore Granata

Torna in alto