Grazie a Giorgia Meloni la pressione fiscale in un anno è aumentata dal 41,4% al 42,6%

Questo governo di finti sovranisti aumenta le tasse al ceto medio-basso, alla maggior parte del popolo, e fa male all'Italia.

Vi ricordate quando Meloni, diceva che sarebbe stato “geniale” il fatto di introdurre in Costituzione un tetto alla pressione fiscale al 40%? Come dimenticarlo.

Peccato che di geni (e genialiate conseguenti) soprattutto nel suo governo non se ne vedono. Anzi, al massimo pullulano i demolitori seriali dell’economia.

Proprio oggi, sotto il governo della maga Magò della Garbatella, l’Istat ha certificato che la pressione fiscale in un anno è aumentata dal 41,4% al 42,6%.

Non solo. È aumentato anche il debito pubblico (135,3% versus 134,6%): siamo sempre oltre la soglia dei 3000 mila miliardi di euro.

E ancora. La crescita del PIL è stata dello 0.7% e non dell’1%.

In buona sostanza, questo governo di finti sovranisti aumenta le tasse al ceto medio-basso, alla maggior parte del popolo, e fa male all’Italia.

Questo governo è una farsa totale come i ministri che ne fanno parte. E l’obiettivo è sempre uno: prendere per i fondelli gli italiani.

Come sulle accise che garantiva di voler eliminare e che invece ha innalzato.

Come sul blocco navale “da fare subito” e che, fortunatamente, ha abbandonato perché irrealizzabile.

Come sui 1000 euro promessi a tutti “con un click” e che nessuno ha mai visto arrivare.

Meloni e i suoi sono dei bugiardi patologici.

E mentre il carovita aumenta a discapito delle famiglie meno abbienti, mentre non sussistono sussidi seri per contrastare la povertà, mentre si lavora con orari da bestie da soma per paghe da fame, mentre Scuola e Sanità pubblica sono al collasso, mentre le banche vengono avvantaggiate, mentre le industrie di armi si arricchiscono, meloni, continua a raccontare che l’Italia “sta meglio” e che tutto va bene.

Semmai stanno bene i ricchi e quindi i suoi amici. Gli altri 50 milioni stanno demmerda.

Ma la cosa grave è che i suoi elettori godono di questo. Non i collusi o chi ha interessi. Quelli più disagiati.

E allora lì capisci che serve recuperare metà degli aventi diritto al voto, unirsi e mandare ‘sta gentaglia a casa.

Salvatore Granata

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