I veleni di Ottana

I veleni di Ottana. La vasta piana del nuorese. Dove si è consumato il sogno irreale della industria chimica che avrebbe dovuto sradicare il banditismo e assicurare prosperità. Erano gli...

I veleni di Ottana. La vasta piana del nuorese. Dove si è consumato il sogno irreale della industria chimica che avrebbe dovuto sradicare il banditismo e assicurare prosperità. Erano gli anni 70. E nel nuorese, partendo proprio da Ottana, sotto gli auspici della Commissione Parlamentare Medici, si ipotizzavano circa 20 mila posti di lavoro. Sorsero gli stabilimenti chimici dell’Anic. Con circa 5 mila addetti. E altre aziende dello stesso genere. Con un impegno dello stato, si disse all’epoca, di quasi mille miliardi di lire. Ma quel progetto falli’ nel giro di non molti anni. Con un lascito di ferraglia industriale e spaventosi inquinamenti. Quelle industrie produssero infatti anche una quantità enorme di scarichi altamente contaminanti. Che secondo l’opinione di molti residenti sarebbero stati semplicemente interrati. Creando una valle di veleni. Lo scorso dicembre, forse proprio su quei terreni, è sorto in pochi giorni (come evidenziato anche dall’Unione Sarda) un mega impianto per lo stoccaggio di CO2. Un grosso deposito bianco visibile a diversi km di distanza. Dubbi immediati su quell’area frettolosamente ricoperta. Con il sospetto che sia sorta sopra terreni avvelenati delle vecchie industrie chimiche. La storia si starebbe ripetendo in questi giorni. Con la realizzazione di un gigantesco parco fotovoltaico. Come rivelato dall’Osservatorio. Le ruspe che scavano avrebbero scoperto proprio residui di lavorazione dall’odore nauseabondo. È scattato un sopralluogo del Corpo Forestale. Che sta cercando di capire cosa stia accadendo. Ma i dubbi sono tanti. A Ottana nessuno ha mai fatto bonifiche. Quelle aree, in prossimità del fiume Tirso, sarebbero fortemente inquinate. Le intraprese industriali in corso hanno autorizzazioni rilasciate in epoca del governo regionale salviniano di Christian Solinas. L’unione Sarda fa oggi riferimento al nuovo gigantesco impianto di pannelli solari, con un piccolo resoconto nelle pagine interne. Riprendendo le notizie dell’Osservatorio. Che peraltro (come sempre) non viene citato. Ma si paventa con grande risalto in prima pagina lo spettro del deposito di scorie nucleari in Sardegna. Quasi ad annullare gli scandali della piana di Ottana. Un cannoneggiamento mediatico come diversivo alla nuova allarmante realtà. Sulla quale si stanno accendendo, come retroscena, pericolosi e inquietanti scenari.

Mario Guerrini

IL MIO OSSERVATORIO (6104)

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