Mieli si risveglia dal coma mediatico: tre anni di balle e ora fa il saggio
Paolo Mieli prima diceva che l’Ucraina avrebbe vinto, ora ammette che sta perdendo. Per anni chi lo sosteneva veniva insultato, ora i media cambiano versione.
Paolo Mieli prima diceva che l’Ucraina avrebbe vinto, ora ammette che sta perdendo. Per anni chi lo sosteneva veniva insultato, ora i media cambiano versione.
Un classico sopravvive perché la memoria lo conserva e lo filtra. Eco e Cacciari riflettono sul ruolo della scuola: trasmettere spirito critico o solo formare impiegati?
Il governo Meloni attacca eccellenze italiane, scienza e Sanità Pubblica. Dopo le critiche di GIMBE sulle liste d’attesa, attacca Nino Cartabellotta. Che pena.
Gli italiani si sono accorti che politici ed imprenditori stanno pianificando la ri-nuclearizzazione del nostro Paese senza coinvolgere i cittadini nelle loro scelte?
Carsicamente, in questi ultimi anni, riemerge la proposta, fatta da un Comitato, capeggiato dal prof. Giuseppe Melis Giordano, di spostare la statua di Carlo Felice.
AfD si conferma partito neoliberale e atlantista, distorce la storia equiparando Hitler al comunismo e sostiene l’ordine capitalistico dominante.
Una madre è costretta a reinventarsi quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da un atto di violenza arbitraria, mentre la morsa della dittatura militare in Brasile si stringe sempre di più nel 1971.
Alla madre, donna e cristiana, va rivolta una domanda: perché a sua figlia è permesso di perseguire la felicità, mentre a un disabile e alla sua famiglia no?
Giuseppe Conte parla a tutto campo, ma prima insiste con una sua convinzione: che la reazione del governo al caso Almasri, e le polemiche che ne sono seguite, siano parte di un grande piano di distrazione di massa organizzato da palazzo Chigi.
Ci si domanda come sia possibile che una presidente del Consiglio apprezzata a livello internazionale per tratto istituzionale e moderazione, una volta rientrata in patria tenda ad assumere i modi e il linguaggio del capopopolo.
Il presidente russo, parlando alla tv di Stato, dichiara che il tycoon “ripristinerà l’ordine molto rapidamente”. E il segretario della Nato Rutte sollecita gli Alleati sull’obiettivo del capo della Casa Bianca: aumentare oltre il 2% la spesa militare
L’Europa vive una crisi permanente che erode vitalità e prospettive. L’Italia, sottomessa e priva di autonomia culturale, è ostaggio di un’élite servile e americanizzata.
Libertà di espressione e libertà di critica, quando non sconfinano nell’insulto gratuito e decontestualizzato, sono sacre e inviolabili. Un bene prezioso e incomprimibile, a prescindere dalle posizioni di chi le esercita.
Secondo Tajani “Nordio non poteva risolvere la questione. È arrivato un documento di 40 pagine in inglese da tradurre, non è così semplice”.
Nell’ultima puntata di Report, Ranucci mostra una lunga fila di fogli che stanno a rappresentare l’elenco aggiornato di querele che gli esponenti del governo hanno riservato a lui e alla sua squadra.
Ora emergono dubbi su Zelensky: vuole mantenere il potere e sopprime diritti? Dopo anni di censura, anche la propaganda occidentale inizia a parlarne.
Problema: come nascondere lo scandalo di un governo che libera un torturatore ricercato dalla Cpi e dice di averlo fatto perché è un criminale pericoloso, dopo aver sempre detto che i delinquenti pericolosi vanno arrestati buttando via la chiave per evitare che continuino a delinquere?
Chiedo da cittadino ITALIANO che paga i contributi fiscali regolarmente e il suo stipendio e quello dei suoi compari.
Chi controllerà l’Intelligenza Artificiale dominerà il mondo. È questa la convinzione che ci accompagna sempre di più, giorno dopo giorno, e su cui tutti sembrano concordare, chi con fatalismo, chi con angoscia, chi con euforia.
Il presidente Usa ribadisce l’intenzione di tassare anche le merci importate dall’Europa. Il Wall Street Journal lo attacca: “La guerra commerciale più stupida del mondo”
I Progressisti appaiono convulsamente legati alla filosofia della bottega e delle poltrone più che a quella di una linearità di espressione politica di sostegno alla coalizione.
L’audizione al Senato USA di Tulsi Gabbard, nominata da Donald Trump alla guida delle 18 agenzie di intelligence statunitensi, è stata un fuoco di fila di tabù politici abbattuti uno dopo l’altro nella sede più solenne.
Il comizio di Bruno Vespa, nuovo caposcorta di Giorgia Meloni, strazia il cuore di chi lo vede così sofferente per l’amata.