Ucraina e Palestina: le menzogne e i crimini delle democrazie

Ucraina e Palestina: le menzogne e i crimini delle democrazie

Ieri notte c’è stato l’ennesimo massacro di palestinesi a Rafah. Una roba ignobile. In tutto ciò il ministro della difesa Crosetto, dopo 16.000 bambini trucidati dai terroristi israeliani, ha trovato la parola.

Data di pubblicazione: 6 maggio 2024

Ieri notte c’è stato l’ennesimo massacro di palestinesi a Rafah. Una roba ignobile. In tutto ciò il ministro della difesa Crosetto, dopo 16.000 bambini trucidati dai terroristi israeliani, ha trovato la parola. “Siamo arrivati al punto in cui il governo di Netanyahu deve capire che non sono più’ accettabili tutte queste vittime civili a Gaza. In molti si stanno accorgendo che è il momento di combattere Hamas in un altro modo”. Queste le sue ipocrite parole. Per mesi anche lui (così come la Meloni) ha dato copertura politica a questi assassini israeliani. Oggi – senza proporre nulla di concreto ovviamente – dice a Netanyahu, cioè al peggior terrorista al mondo, che i morti palestinesi sono troppi. In tutto ciò dopo averci riempito di balle per due anni oggi ci dicono che Kiev potrebbe crollare a breve. Tutto questo avviene nel cosiddetto mondo libero e democratico. Aprite gli occhi!

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di Alessandro Di Battista

Ciao a tutti. Ho appena visto le ultime, terrificanti immagini pubblicate sulla pagina Instagram “Eye on Palestine” della carneficina di ieri notte a Rafah, l’ennesima strage di civili palestinesi, tra cui molti bambini, commessa dai terroristi israeliani. Il peggior terrorismo al mondo, quello israeliano, è il terrorismo di stato, il terrorismo di chi occupa, di chi fa colonizzazione, di chi vuole realizzare una pulizia etnica ed un genocidio. Ho sempre condannato qualsiasi forma di terrorismo, di attacco sui civili.

Questi sono gli esempi di coloro che si difendono, che resistono all’occupazione straniera, e ancor di più il terrorismo di coloro che occupano. Oggi, Israele è lo stato canaglia peggiore al mondo, uno stato che insegna a molti cittadini l’odio, che disumanizza coloro che occupa. Come è sempre avvenuto nella storia di tutte le colonizzazioni, delle occupazioni, anche realizzate da democrazie. Perché le democrazie, in passato, non hanno occupato e colonizzato? E l’hanno fatto demonizzando la resistenza alla colonizzazione, che spesso, anche in passato, utilizzava come armi di difesa tecniche di terrorismo, che io condanno sempre. Ma questa è la storia reale.

Chi sta praticando sistematicamente, da tanti anni, il terrorismo di stato è Israele, ed è sotto gli occhi di tutti. E se i telegiornali italiani, a cominciare dal Tg1, sempre più inguardabile, pubblicassero ogni giorno le immagini che pubblica “Eye on Palestine” sulla pagina Instagram, tutti gli italiani si renderebbero conto di questa realtà. Tutti gli italiani penserebbero che Israele è uno stato terrorista. Invece serve un’altra narrazione, serve omettere informazioni, serve oscurare, serve la distrazione di massa, le famose armi di distrazione di massa. Poi la narrazione ipocrita, come quella alla quale abbiamo assistito negli ultimi giorni.

Quando i principali media italiani si interrogavano se Israele entrerà o no, i terroristi in divisa israeliani entreranno o no, questo lo dico io, figuriamoci a Rafah. Mentre Israele si stava interrogando su entrare o meno a Rafah con un’operazione di terra, i bombardamenti su Rafah non si sono mai fermati negli ultimi giorni, ma da sempre, ogni giorno gli Israel hanno fatto carneficina di bambini palestinesi. Ho appena visto l’immagine di un bambino che piangeva sul corpo di suo fratellino gemello, è una cosa… e ieri ho pubblicato, andatela a vedere e condividete, ditelo, taggate la Meloni, il Tg1, gli altri telegiornali nazionali.

L’ultimo respiro di un ragazzino palestinese dell’età di mio figlio, immagini raccapriccianti e nessuno alza un dito. Oggi Crosetto, un ministro politicamente indegno della Repubblica della Difesa, ha dichiarato non sono più accettabili le vittime civili a Gaza, dopo mesi non sono più accettabili, dopo che hanno superato i 16.000 morti, bambini massacrati da Israele, 19.000 orfani, quasi 40.000 civili assassinati da Israele. 40.000, oltre 16.000 bambini. Crosetto dice non sono più accettabili le vittime e quand’è ministro Crosetto che sono diventate non più accettabili le vittime civili?

Prima quando erano 10.000 erano accettabili, ora che sono 16.000 non sono accettabili i bambini. Quando? Quand’è che, oltre a qualche parola di circostanza ipocrita, che non salverà la vostra coscienza sporca, sporca ignobilmente sporca, perché siete corresponsabili avendo dato per mesi copertura mediatica, politica e anche militare a uno stato che pratica terrorismo di stato? Quand’è che sono diventate inaccettabili le vittime civili, ministro Crosetto, in accettabili non più accettabili le vittime civili a Gaza. L’Italia, fin dall’inizio, è stata al fianco di Israele in maniera ignobile, a fianco di uno stato che pratica l’apartheid, che pratica terrorismo di stato, che viola le principali risoluzioni internazionali e che occupa territori non propri, colonizzando, sostenendo militarmente dei fanatici fondamentalisti israeliani coloni che praticano ogni genere di violenza a casa dei palestinesi.

Tra l’altro nei territori occupati in Cisgiordania, dove non esiste l’ala militare di Hamas, “adesso” dice Crosetto, “siamo arrivati al punto in cui il governo italiano deve capire che non sono più accettabili tutte queste vittime civili a Gaza. In molti si stanno accorgendo che è il momento di combattere Hamas in un altro modo” e, come io sei mesi fa dissi, non si combatte così. Il terrorismo così lo si alimenta.

Filippo Grossi, giustificazioni: tu stai dalla parte dei terroristi, non della democrazia. Democrazia mi viene da ridere oggi. Crosetto, dopo 40.000 vittime civili, oltre 16.000 bambini, dice che in molti si stanno accorgendo che è il momento di combattere a Hamas in altro modo. Ma dimettiti, se non te ne sei accorto in questi mesi, se non hai alzato un dito, se non hai fatto niente, tu e il tuo ignobile governo. A cominciare dalla madre, donna e cristiana, Meloni, che taci di fronte a una strage di bambini palestinesi. Non avete fatto niente. Ora è il momento di dire a Netanyahu, fermati.

Eh, deve capire Netanyahu che non sono più accettabili le vittime civili, dice Crosetto. E se non lo capisce, tu che fai? Rompete le relazioni con Israele, come hanno fatto giustamente altri paesi al mondo, coraggiosi, che poi vengono definiti come paesi del terzo mondo. Il terzo mondo è l’Europa, dal punto di vista morale, etico e politico. Vabbè, che fate, applicate delle sanzioni? No, perché alla Russia, che Putin al confronto di Netanyahu sembra Santa Maria Goretti, avete applicato 16 pacchetti di sanzioni, a Netanyahu, Israele neanche uno.

Forse avete sanzionato un gruppo di coloni, robe patetiche. Tanto i coloni sono sostenuti dall’esercito israeliano, roba tanto per occupare, non lo so, mezza pagina di giornale. Ma pensate che i cittadini raziocinanti credano a queste balle, a questa vostra oscena narrazione? Eh, ministro Crosetto, che fate, applicate delle sanzioni se Netanyahu non si ferma? Se dovessero entrare, cosa che io sto leggendo, pare a Rafah, hanno già distribuito volantini, 100.000 persone si stanno spostando, cercando non lo so, un riparo, gente che sta morendo di sete, di fame, che non lo so, si è spostata negli ultimi se mesi, decine di volte per tentare di salvarsi dai bombardamenti che avvenivano volutamente, spesso utilizzando l’intelligenza artificiale per massacrare un numero maggiore di civili possibili.

Questa è la realtà, lo sai perfettamente pure tu, Crosetto. Ma sei stato zitto, in maniera ipocrita e pavida, vigliacca, negli ultimi mesi. Oggi dici “non sono più accettabili le vittime civili”. Che vergogna, tutto questo è stomachevole. Tra l’altro ci hanno riempito di balle non soltanto sul massacro di palestinesi, non la chiamate guerra. Gaza non è una guerra, c’è un esercito estremamente sofisticato sostenuto militarmente fino a oggi. Poi oggi, Biden dice, “abbiamo bloccato un invio di armi”. So perché? Gli mancano le armi agli israeliani, eh, per fare l’operazione Rafael. Gli mancano i carri armati, gli aerei, i missili, cacciabombardieri? Gli mancano? No, però ecco, qui ci si avvicina alle elezioni, dunque Crosetto fa queste dichiarazioni e magari l’amministrazione Biden blocca un invio di armi, dopo che li hanno riempiti di armi, perché tutto questo va a vantaggio delle grandi fabbriche di armi che sono tutte nordamericane. Gli aerei che stanno, che hanno reso Gaza come Hiroshima, gli F-16, gli F-15, gli F-35, vengono prodotti e fabbricati dalle grandi fabbriche di armi statunitensi: Lockheed Martin, Boeing, General Dynamics. Questa è la realtà.

Così come le stesse armi, a proposito di balle, che avrebbero dovuto cambiare il conflitto in Ucraina. No, perché oggi Crosetto ha dichiarato, eh, “siamo contrari a inviare”, per smentire chiaramente, per rassicurare gli animi militari della NATO, dunque anche italiani al fronte in Ucraina, come invece suggerisce Macron. Pazzi che stanno governando l’Europa, pazzi folli che non c’hanno capito nulla in questi due anni. O forse avevano capito tutto ma hanno lavorato nell’interesse del grande capitalismo finanziario, perché le principali fabbriche di armi hanno come investitori istituzionali come principali azionisti fondi di investimento finanziari e banche d’affari soprattutto nordamericane.

Comunque Crosetto ha smentito Macron, ma ha detto adesso che faremo perché se Putin arriva a Kiev, poi non si fermerà, chi ci garantisce che si fermerà? Tutto questo, cosa avete fatto quando era possibile arrivare a un negoziato mesi fa, nell’interesse soprattutto del popolo ucraino? Avete alimentato la guerra mentendo alle pubbliche opinioni europee, come politici e come sistema mediatico. Una roba vergognosa. I russi hanno finito le armi, stanno combattendo con le pale, la Von Der Leyen, i soldati russi stanno smontando frigoriferi e lavastoviglie per ottenere semiconduttori, perché l’industria bellica non produce più la componentistica militare. Balle su balle.

Putin, decine di patologie, non ha più il sostegno popolare, li fanno il colpo di stato e poi stravince le elezioni. Certo, non particolarmente regolari, lo sappiamo che esiste un apparato che sostiene Putin a prescindere, ma il consenso ce l’ha, ce l’ha sempre avuto ed è cresciuto. Tra l’altro negli ultimi due anni, con decisioni ipocrite vergognose di tutti i tipi, dalle piccole, da non permettere agli atleti russi di partecipare con la bandiera russa, alle grandi, chiaramente le bugie che sono state dette rispetto alla guerra o inviare armi, armi sempre più armi capaci di colpire il territorio russo, e soprattutto cose che hanno fatto soprattutto britannici e statunitensi, boicottare qualsiasi tentativo di negoziato che, ripeto, doveva essere fatto in primis nell’interesse degli ucraini.

Guardate che cos’è l’Ucraina oggi. I paesi occidentali si stanno interrogando, “ma inviamo o no le truppe della NATO direttamente sul campo?” Ma come, doveva crollare l’economia per in virtù delle sanzioni, balle su balle. Io le ho cercato di smentire dal primo giorno, beccandosi del filo-putiniano. Dovevano finire le armi, “Putin ha finito i missili, ora Kiev può vincere”, Il Giornale lo scrisse nel maggio 2022; “L’intelligence statunitense è sicura, la Russia sta finendo i missili”, l’Huffington Post lo scrisse il 18 ottobre del 2022; “Zelensky sbugiarda Putin, ha finito i missili. Ecco la prova”, Libero lo scrisse nell’ottobre del 2022; “Putin: le scorte di missili stanno terminando, ne restano solo per tre attacchi”, Il Messaggero lo scrisse il 22 novembre del 2022, e “Mosca ha quasi finito le scorte di armi”, Il Giornale lo pubblicò l’11 gennaio 2023.

E poi le armi che avrebbero dovuto cambiare le sorti del conflitto, io non me le dimenticherò mai, mi segno tutto. “Cos’è il razzo anticarro Javelin e perché sta cambiando la guerra”, La Stampa l’11 marzo 2022. Sta cambiando la guerra i Javelin, armi non sofisticate come quelli che stanno mandando oggi “Gli Stati Uniti, mandano i missili HIMARS – più che sofisticati, devastanti. “Come cambia la guerra”, Il Giornale 2 Giugno 2022. “Patriot americani a Kiev, cosa sono i sistemi di difesa antiaerea e come possono cambiare la guerra”, La Repubblica il 14 dicembre 2022. “Ecco perché i tank e Leopard possono cambiare le sorti della guerra”. Beh, possono? La Repubblica 24 gennaio 2023. “Che cosa sono i missili GLSDB, i nuovi ordini in arrivo dagli Stati Uniti che potrebbero mettere in crisi l’offensiva russa”, La Repubblica primo febbraio 2023.

E poi ricordate quando celebravano gli Abrams? Sono carri armati, non ricordo, credo prodotti dalla General Dynamics. Credo, comunque, da una delle cinque grandi fabbriche, i colossi bellici statunitensi. Adesso arriveranno gli Abrams, carri armati di ultima generazione, addirittura gli Stati Uniti erano, come dire, titubanti perché temevano di poter mostrare l’efficienza della loro tecnologia. Giorni fa, La Repubblica: “Kiev ritira dal fronte i 31 carri armati americani Abrams, troppo vulnerabili ai droni”, droni di produzione russa che costano poche decine di migliaia di dollari o iraniane che costano ancora di meno.

Però in arrivo, almeno 100 ATAM, che sono dei missili. No, sempre no, per non dare mai l’immagine del totale fallimento. Stanno fallendo questi carri armati Abrams che costano decine, decine di milioni di dollari, però arrivano altri 100 missili. Li ritirano dal fronte perché sono vulnerabili ai droni russi, ripeto, cioè questa è la realtà, no balle su balle su su qualsiasi cosa, sulla guerra in Ucraina, appunto, sul massacro di civili palestinesi a Gaza, balle su balle dette da chi? Dai cosiddetti democratici, dal cosiddetto libero mondo, dall’occidente.

Io non mi stancherò mai di dire che se si domanda alla chatGPT, qual è stata la balla più grande detta dal sistema informativo tradizionale, propagandata dal sistema politico occidentale negli ultimi 40 anni, l’intelligenza artificiale risponde: la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq alla vigilia dell’intervento armato, dell’invasione –perché poi, se la fanno gli americani non la chiamano un’invasione – del 2003. Dunque, la più grande balla, sulla quale poi è stata costruita la guerra in Iraq, dal punto di vista mediatico e politico, ovvero la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq alla vigilia dell’invasione americana del 2003, balla che ha causato di fatto una guerra che ha provocato la morte, tra morte dirette e indirette, di 600.000 persone. Chi l’ha detta? La più grande democrazia al mondo, un politico, Colin Powell, della più grande democrazia al mondo, quando mostrava la provetta al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Chi l’ha propagandata? Il sistema informativo occidentale.

Dunque, il sistema informativo delle cosiddette democrazie. Capito perché quando in TV dicono: “Eh, sì, sì, Netanyahu sbaglia, io sono contro Netanyahu, però quella è una democrazia e non mi piacciono gli americani, se verrà eletto Trump, questa sarà la litania, la narrazione, la linea politica e mediatica. “Non mi piace Trump”, però tanto leccheranno il deretano di Trump come hanno fatto con quello di Biden, nello stesso identico modo. Anzi, cambieranno addirittura alcune posizioni, diranno: “Non mi piace tanto Trump, però gli Stati Uniti sono la più grande democrazia al mondo.” Come se essere una democrazia consentisse di praticare crimini di ogni tipo, tentativi di genocidio.

Lo dico a tutti: il genocidio non è un atto che si commette in 24 ore. È un processo che necessita di tempo per realizzarsi, per questo occorre intervenire in ogni modo, politicamente, mediaticamente, con informazioni, con le sanzioni, perché Israele non è la Russia. È un paese autosufficiente dal punto di vista alimentare, di produzione di fertilizzanti e di acqua, di energia. Cioè, non è la Russia. Quindi basterebbe un pacchetto di sanzioni dure, realizzato dal blocco occidentale, dall’Unione Europea, diventata veramente schiava degli americani e di Tel Aviv, per fermare Netanyahu basterebbe questo. Si renderebbe conto immediatamente. Invece, no, tutti zitti, oppure qualche dichiarazione alla Crosetto.

No, non sono più accettabili le vittime civili, come qualche settimana fa la Meloni, dopo la strage del pane. Non si parla più di questa roba qui. E no, cioè gli israeliani cecchini, che hanno sparato sulle persone affamate in attesa di prendere un pacco di farina, un po’ di pane. Dopo la strage del pane disse queste robe “chiediamo a Israele di indagare, queste robe sono inaccettabili”, cioè chiedono ai criminali di indagare sui loro crimini.

Però, però, come chiedere in passato, non lo so, ai francesi durante l’occupazione dell’Algeria di indagare sui crimini commessi da paramilitari francesi, terrorismo di stato, anche in quel caso, a danno della popolazione algerina. È tutto ridicolo. E la cosa più veramente indecente è la scorta mediatica che gli danno le televisioni, in particolare i telegiornali, a questo volgari assassini protetti dal blocco occidentale, dal silenzio, dalla pavidità e dall’ipocrisia dei politici e anche dalle finzioni e dalle menzogne del sistema mediatico.

Io vi chiedo una cosa: andate a vedere ogni giorno quel che pubblica la pagina Instagram “Eye on Palestine“. Certo, ci vuole lo stomaco forte. Certo, poi non dormite più di notte, perché non soltanto per l’orrore della realtà che sta subendo, degli orrori che stanno subendo appunto i palestinesi. No, ma anche non si dorme per la consapevolezza di essere stati presi in giro per tanti anni, e sulla guerra in Ucraina e ripeto, sul massacro dei palestinesi, sulla questione palestinese. Uno si rende conto, ma questa è la realtà. Dunque, vivevamo in un Matrix. Esatto, cioè si prende questa consapevolezza. E questa consapevolezza non ti fa dormire di notte, ti fa scoppiare il fegato, ti fa stare male, perché ti svegli nel cuore della notte pensando a quei bambini, perché ti sembrano tutti figli tuoi. Questo a me avviene da mesi, eh.

E ci si rende conto, ma veramente io sono stato intortato in questo modo, mi sono lasciato intortare in questo modo da questi pezzenti dell’informazione italiana. Eh, una cosa tremenda. Io vi chiedo di vedere questo, appunto, di seguire attentamente questa pagina Instagram che si chiama “Eye on Palestine”, e ricordare tutto quello che c’è stato detto, appunto, in questi mesi rispetto alla guerra a Gaza, come l’hanno chiamata. Il sacro, i palestinesi, gli obiettivi di Israele: liberiamo gli ostaggi, distruggiamo Hamas, come distruggi un’organizzazione terroristica. Anche terroristica, perché non è solo terroristica se alimenti il terrorismo, se fai stragi di bambini. Eh, cosa vorranno fare i 19.000 orfani di Gaza, bambini ai quali Israele ha massacrato mamma e papà negli ultimi 6 mesi? Cosa vorranno fare i bambini ai quali Israele ha ucciso i gemellini? Eh, cosa vorranno fare i fratellini di quella bambina, addirittura nata fatta nascere da un corpo morto della mamma, eh, che è sopravvissuta 5-6 giorni e poi è morta pure lei, i loro parenti? Cosa vorranno fare in futuro, eh, eh, se voi foste…

Non lo so, se io fossi uno di quei genitori cui hanno massacrato i figli, cosa vorrei fare, eh? Cercherai vendetta, riuscirei a restare calmo, raziocinante, a pensare con la violenza non si risolve nulla, che io lo penso, lo penso intimamente. Eh, mi sono sempre dedicato alla non violenza, allo studio delle tecniche di non violenza, ci credo fermamente che, come disse Craxi negli anni ’80, terrorismo e lotta armata – benché diritto, la lotta armata, si riferiva per cacciare l’invasore straniero – non risolverà il problema della questione palestinese. L’ho sempre pensato, ma se io fossi il papà di quei bambini massacrati, oltre 16.000, riuscirei a restare così lucido? Riuscirei a continuare a pensare alla non violenza come unica strada percorribile o cercherei vendetta, eh? O anche io cercherei di prendere un fucile per vendicare la morte, appunto il massacro dei miei figli. Questa è la realtà, per questo quello che sta facendo Israele, oltre a essere terrorismo di stato, il peggiore di tutti degli ultimi decenni, è addirittura una sorta di investimento nel terrorismo futuro. Anche perché ci sono classi dirigenti in Israele che non andrebbero avanti senza il terrorismo, diciamo, senza poter utilizzare il terrorismo per rafforzarsi anche politicamente, magari non verrebbero neppure eletti.

Pensate, quale è la logica? Come la guerra in Libia, no? Sarkozy aveva bisogno della guerra in Libia per sistemarsi internamente. Questo esce fuori da alcune mail di Sidney Blumenthal, un collaboratore di Hillary Clinton, che inviò a Hillary Clinton, svelate da Julian Assange. Così oggi Netanyahu, no, ha bisogno della guerra, dell’allargamento della guerra, hanno bisogno addirittura del terrorismo per poter continuare a prendere voti e per dire, “Noi siamo quelli giusti, Dio è con noi, e di là ci sono animali, neppure esseri umani a Gaza, non ci sono civili. Va raso al suolo tutto quanto perché l’obiettivo è occupare Gaza e cacciare tutti i palestinesi.” Questo è sempre stato l’obiettivo dei messianici israeliani.

Comunque, condividete questo video, queste informazioni. Perché tanta gente, ancora sempre meno, cioè le persone che non comprendono la realtà, che si fidano al Tg1, sono sempre meno, ma ce ne sono ancora tanti. Dunque, condividete questo video, poi due comunicazioni invece sul mio lavoro, il libro che ho scritto continua ad essere in classifica. È un libro importante per me, Scomode verità, dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza, leggetelo, ovviamente, io ci tengo tantissimo, e regalatelo anche a coloro che si informano soltanto tramite il Tg1. È il libro più importante che ho scritto e poi, io sto girando l’Italia le ultime date prima dell’estate con un monologo che ho scritto su tutte queste tematiche. Dalla questione Assange alle guerre di ieri, di oggi, l’informazione bellicista, al massacro dei palestinesi, si chiama “Assange, colpirne uno per educarne 100.”

Giovedì prossimo, 9 maggio, sarò al Teatro Colosseo a Torino alle 21. Ci sono ancora dei biglietti, anche se il teatro sarà pieno davvero, e li potete prendere online oppure direttamente a teatro. Poi a Roma, il 10, venerdì 10 maggio, sarò sempre alle 21 al teatro Italia. I biglietti stanno proprio finendo, per cui sbrigatevi perché ce ne sono sempre meno. E niente, questo chiaramente è anche il mio lavoro e quindi se vi va, partecipate.

Ma la cosa più importante è diffondere questo video, diffondere queste informazioni perché io credo sempre che la pubblica opinione possa fare davvero tanto. Buona giornata a tutti e viva la libertà di informazione, quella vera.

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